Giunto al termine il lungo vertice con Vladimir Putin, il leader cinese Xi Jinping ha lasciato Mosca questa mattina. Lo riferisce Ria Novosti, che annuncia come gli aerei con a bordo il presidente e la delegazione di Pechino siano decollati proprio nella mattinata di oggi, mercoledì 22 marzo, dall'aeroporto Vnukovo della capitale russa.
Xi è stato salutato dagli inni della Repubblica Popolare Cinese e della Federazione Russa, eseguiti da una guardia d'onore.
Un'occasione, quella della visita di Xi, che si è rivelata propizia per ribadire i solidi rapporti tra Cina e Russia, in un'amicizia considerata "senza limiti". L'accoglienza da parte di Vladimir Putin nei confronti dell'ospite è stata delle più calorose in quella che si è rivelata un'opportunità, per il leader del Cremlino, di dimostrare che gli sforzi occidentali per isolare la Russia non sono andati a buon fine.
Ad accogliere Xi al suo arrivo all'aeroporto di Mosca, lunedì 20 marzo, era stato Dmitry Chernyshenko, vice primo ministro. Poi il presidente cinese si è recato al Cremlino per incontrare Putin. Tra strette di mano, complimenti ed epiteti informali (i due leader si sono chiamati reciprocamente "caro amico"), Putin ha fatto le sue congratulazioni a Xi per la rielezione, enfatizzando il "colossale balzo in avanti" di Pechino con una guida di tale caratura.
Xi ha risposto alle lusinghe dicendosi sicuro del sostegno nei confronti di Putin nelle prossime elezioni presidenziali, in programma nel 2024. Secondo il presidente cinese, Mosca e Pechino "condividono gli stessi obiettivi o alcuni obiettivi simili".
Dopo la lunga chiacchierata è arrivato il momento della cena: un menù di sette portate, a partire da un antipasto a base di frutti di mare dell'Estremo Oriente, poi frittelle con quaglie e funghi, una zuppa di storione con contorno di torta e sorbetto di melograno. Il piatto principale è stato a base di carne di cervo con salsa di ciliegie o nelma (salmone bianco siberiano) del fiume Pechora con verdure. Il pasto si è poi concluso con il dessert: la Pavlova, una torta di meringa e panna. A tavola anche due vini pregiati della cantina russa Divnomorskoye Estate, annata 2020: l'East Slope e il West Slope.
Il più concreto faccia a faccia tra i due capi di Stato si è poi tenuto ieri, martedì 21 marzo: al termine dell'incontro le due parti in causa hanno aperto alla risoluzione della "crisi ucraina" attraverso "colloqui di pace".
Tra i risultati più importanti del vertice c'è la firma di 14 accordi commerciali, che daranno nuova linfa alla collaborazione economica tra Russia e Cina, stringendo legami ancora più intensi di quelli già esistenti. Un'intesa che non sembra fare altro che aumentare la contrapposizione con gli Usa e i suoi alleati occidentali.
Al termine del summit con Putin, Xi Jinping ha sottolineato come la Cina sia "favorevole alla pace e al dialogo" tra le parti in causa, ribadendo come "le relazioni tra Russia e Cina non rappresentano un'alleanza politico-militare, non sono di natura da blocco e conflittuale né sono dirette contro Paesi terzi". A questo punto non va esclusa l'ipotesi che Pechino abbia invitato Mosca ad avviare concrete trattative di pace per risolvere il conflitto con l'Ucraina.