Zinedine Zidane è nato a Marsiglia da una famiglia berbera il 23 giugno 1972 e ha 51 anni di età. E’ stato uno dei più forti calciatori a cavallo tra gli anni ’90 e il nuovo millennio con la maglia di Juventus e Real Madrid alzando un Pallone d’Oro e numerosi trofei, con la nazionale francese ha vinto un Mondiale nel 1998 e un Europeo nel 2000. Terminata la carriera da calciatore ha avviato quella da allenatore sempre nei Blancos con cui ha alzato tre volte consecutive la Champions League.
Attualmente è in cerca di una nuova avventura con diverse squadre che hanno cercato di ingaggiarlo negli ultimi mesi. Tra i ritorni di fiamma di Real Madrid e Juventus fino all’attuale interesse del Paris Saint Germain con un personaggio illustre come l’ex Presidente della Repubblica transalpina Nicolas Sarkozy a tentare di convincerlo. Il marito di Carla Bruni non è la prima volta che interviene sul futuro del Psg, aveva giocato un ruolo chiave nel convincere Mbappé a non accettare l’offerta di Florentino Perez e continuare a vestire i colori della squadra della capitale.
Dopo il mondiale era stato accostato anche alla nazionale francese che aveva appena perso la finale contro l’Argentina. I galletti poi hanno confermato l’allenatore uscente Didier Deschamp ma ci fu una importante polemica intorno a Zizou causata dall’ex Presidente della federcalcio transalpina. Se mi ha chiamato? Certo che no, non gli avrei nemmeno risposto al telefono. Se volete organizzate una trasmissione in modo che trovi un club o una Nazionale. Non mi interessa, può andare dove vuole! aveva detto Noel Le Graet fra lo stupore generale.
Sangue berbero nelle vene e doppio passaporto algerino-francese. Zinedine è il figlio di Smaïl Zidane e Malika Zidane. Il padre è un pastore musulmano praticante che decide di andare a lavorare come muratore a Marsiglia dove incontra Malika che sposa poco dopo. Nato il 23 giugno 1972, cresce a La Castellane, un complesso residenziale pieno di criminalità e disoccupazione della città portuale.
Ha tre fratelli e una sorella. Madjid, Farid e Noureddine hanno sempre accompagnato il fratello durante la sua carriera mentre la sorella minore Lila è responsabile della gestione dei suoi diritti di immagine. Zinedine inizia a giocare a pallone fin da piccolo con l’obiettivo di riuscire a diventare professionista per sistemare la famiglia. Impresa che sembrava impossibile per un ragazzo di origine nordafricana negli anni ’80.
È sposato con Véronique Fernández che conosce da quando aveva diciassette anni mentre gioca per il Cannes. Si sono sposati nel 1994 e hanno avuto quattro figli maschi, tutti con la stessa passione del padre: Enzo Alan Zidane Fernández è nato il 24 marzo 1995, Luca Zinedine Zidane Fernández nato il 13 maggio 1998, Theo Zidane Fernández nato 18 maggio 2002 e Elyaz Zidane Fernández nato 26 dicembre 2005. Tutti i ragazzi sono cresciuti nell'Accademia del Real Madrid: Enzo, Theo e Elyaz sono centrocampisti mentre Luca è un portiere.
L’esordio nel 1989 in Ligue 1 arriva a soli 16 anni, mentre il suo primo gol da professionista è datato 10 febbraio 1991. Nel 1992 venne acquistato dal Bordeaux e si mise subito in mostra giocando assieme a calciatori del calibro di Dugarry e Lizarazu. La sua consacrazione si compie nella stagione 1995-96 quando vince l’Intertoto con i girondini grazie a 5 gol in 8 partite. Nella stessa stagione trascina il club in finale di Coppa Uefa perdendo contro il Bayern Monaco.
Nel 1996 passa alla Juventus trovando il definitivo salto di qualità. Cinque stagioni in binaconero condite da due scudetti, una Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea, un Intertoto e il Pallone d'Oro nel 1998 dopo aver trascinato la Francia alla vittoria del suo primo titolo mondiale con una doppietta in finale al Brasile. Due anni dopo sale anche sul tetto d’Europa con la maglia transalpina battendo l’Italia al golden gol per 2-1.
Nel 2001 arrivò il passaggio al Real Madrid per 150 miliardi che lo resero l’acquisto più costoso della storia fino a quel momento. In Blancos continuò a sollevare trofei iniziando proprio con la Champions League che gli mancava in bacheca. Pochi mesi toccò anche alla Supercoppa Europea e alla Coppa Intercontinentale. Nella stagione successiva trionfò nel campionato spagnolo e lasciò il Real solo al termine della stagione 2005-06.
L’ultima partita della sua straordinaria carriera è stata la finale del Mondiale 2006 con l’Italia di Marcello Lippi, suo ex tecnico in bianconero, a vincere il trofeo. Gara in cui aveva trovato su rigore il momentaneo vantaggio e rovinata dall’espulsione dopo una testata a Marco Materazzi che ne macchiò l’epilogo finale. Nonostante questo, la rivista ‘World Soccer’ lo ha inserito nella lista degli undici migliori giocatori della storia del calcio.
Dopo aver ricoperto, tra il 2009 e il 2013, vari incarichi dirigenziali per il Real Madrid, il 9 luglio 2013 entra nello staff tecnico di Carlo Ancelotti in qualità di viceallenatore. Nel 2014 inizia la sua prima esperienza in panchina alla guida della seconda squadra dei Blancos. Il 4 gennaio 2016, a seguito dell'esonero di Rafael Benítez, viene promosso sulla panchina della prima squadra.
Un esordio indimenticabile con la vittoria della Champions League nel derby contro l'Atlético Madrid. Nella stagione successiva è trionfale, inizia con la Supercoppa Europea e la Coppa del mondo per club e la conclude con campionato e la dodicesima Coppa Campioni. Non da meno anche l’anno seguente con la seconda Supercoppa Europea, la Supercoppa di Spagna contro il Barcellona, la Coppa del mondo per club e la terza Champions consecutiva a cui seguono le dimissioni. Pochi mesi e viene richiamato riuscendo a vincere Supercoppa di Spagna e campionato nella stagione 2019/20. Rimane in carica fino al 2021 quando arriva il secondo addio.