A ‘Cose di Calcio’, programma condotto da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti su Cusano Italia Tv, è intervenuto Luciano Zauri, ex difensore tra le altre della Lazio e della Fiorentina e ha fatto una panoramica sul derby capitolino.
Ospite della trasmissione ‘Cose di Calcio’, Luciano Zauri ex difensore della Lazio ha parlato anche dell’atteggiamento della panchina giallorossa: La Roma ha una panchina molto vivace. Loro non perdono mai l’attimo per mettere i piedi in campo, non è un bel vedere, credo che lo spettacolo che regalano i 22 nei 90 minuti basta e avanza. Chi è fuori deve fare lo spettatore e non creare disturbo.
Secondo Zauri era prevedibile che la partita fosse così accesa e ricca di tensioni. Sull’espulsione di Ibanez: Gli episodi condannano una squadra o l’altra, ma ridurre il tutto all’errore di un singolo è riduttivo vista la mole di gioco messa in campo dalla Lazio. La Roma è stata molto rinunciataria sin dall’inizio, il gioco della Lazio è stato possesso palla e finalizzazioni. Per la Roma qualche ripartenza, ma credo Provedel non abbia toccato palla.
Alla vigilia del match per le qualificazioni europee contro l'Inghilterra a Napoli, Roberto Mancini non ha convocato Zaccagni in Nazionale, per Zauri, l’attaccante biancoceleste: Lo meriterebbe per il suo percorso, partito già nella stagione scorsa con il Verona. Non è certo una bocciatura, è una scelta che il ct ha fatto, ma credo che Zaccagni sia sulla lista di Mancini. Se dovesse continuare con questo tipo di atteggiamento e di prestazioni, la nazionale è una logica conseguenza.
Sull’assenza di Ciro Immobile, causata da una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra, l’ex difensore biancoceleste ha sottolineato come: Quest’anno non ha mai giocato al massimo delle sue prestazioni e quelle volte che lo ha fatto non ha mai raggiunto una condizione fisica degna del suo nome e dei suoi numeri. Se le maglie da affidare ai giocatori sono tre e tre sono i giocatori da mandare in campo, questi senza di lui sembra si siano responsabilizzati molto di più. Ovvio che Felipe Anderson messo lì davanti poteva apparire una follia, ma ha contribuito a questo modo di stare in campo come Sarri usava Mertens, come finto nueve.
Su Provedel: Nemmeno lui credo si aspettasse questo impiego full, è stato bravissimo a ritagliarsi questo ruolo. Ha anche sfoggiato interventi importanti in questo campionato, i numeri parlano chiaro.