Gianni Minà nel corso della sua carriera ha conosciuto Diego Armando Maradona. Un'amicizia nata ai Mondiali di calcio del 1986 che ha portato il campione argentino a raccontarsi al giornalista che definirà poi questo rapporto come "molto franco". Il famoso giornalista è morto ieri, lunedì 27 marzo 2023, all'età di 84 anni.
Quella tra Gianni Minà e Diego Armando Maradona è stata un'amicizia di lunga data. Il giornalista ha conosciuto il calciatore argentino nel 1986, durante i mondiali di calcio del Messico vinti dalla Nazionale albiceleste. Minà ha raccontato che con Maradona il rapporto è stato sempre "molto franco".
Minà ha spiegato che nel pomeriggio prima della semifinale Argentina-Italia, allo stadio che sarà poi intitolato al campione argentino trent'anni dopo, Maradona gli promise che comunque al di là dell'esito finale gli avrebbe dato il suo commento precisando "solo al tuo microfono". Alla fine della partita Maradona rilasciò l'intervista promessa. Intervista ottenuta anche dopo la squalifica al Mondiale del 1994 per doping come ha raccontato il giornalista: "L’intervista da un motel dove aveva soggiornato con i parenti l’avevo ottenuta io. I giapponesi l’avevano mandata in diretta e i francesi in differita, un po’ di ore dopo, non credendola possibile". Intervisterà Maradona ancora nel 2005 dove dirà a Minà: "A quarantacinque anni mi sento un uomo rinnovato" e racconterà nel corso della chiacchierata del rapporto con le sue figlie e di come i giornali lo avessero descritto come "un caso psichiatrico".
Nel 2021-un anno dopo la morte di Maradona- è uscito il libro di Minà "Non sarò mai un uomo comune" in cui si narra la storia dell'amicizia tra il giornalista e il campione argentino con la raccolta degli articoli più interessanti che gli ha dedicato nel corso degli anni e tre interviste dove il numero dieci si è messo a nudo in tutto e per tutto.
Quando nel 2020 Maradona morì Minà disse che insieme alla scomparsa del velocista Pietro Mennea è stato un dolore immenso come ha rivelato la scorsa estate al Corriere della Sera: "Mi ha concesso il privilegio di attraversare ombre e luci della sua vita. Non l’ho mai giudicato, perché non è questo il compito che ci si deve aspettare da un giornalista. Ho tentato di raccontarlo nella maniera più aderente possibile. Con mia moglie Loredana abbiamo deciso di distruggere parte del materiale filmico riguardante le sue sedute dallo psicologo che mi aveva fatto filmare a forza.