Cresce a due il numero delle vittime dei bombardamenti avvenuti ieri sulla città di Sloviansk, nell'oblast di Donetsk, in quello che potrebbe essere l'inizio di una nuova controffensiva russa nella guerra in Ucraina. Al contempo, il bilancio dei feriti è di 25 persone. Sono dati forniti dal governatore regionale ucraino Pavlo Kyrylenko, il quale specifica che due missili S-300 russi hanno colpito il centro della città. Colpiti edifici amministrativi e uffici, oltre a cinque grattacieli e sette case.
Nella giornata di ieri sono proseguite le operazioni di soccorso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un video in cui denuncia l'aggressione e sostiene che "L'Ucraina non perdonerà gli abusi contro il nostro popolo".
L'affondo di Mosca sulla città di Sloviansk (oltre 100mila abitanti) segna il tentativo della Russia di preparare il terreno per un nuovo affondo rispetto alla guerra in Ucraina. Attacco che fa parte di una serie di molteplici raid aerei segnalati in tutto il Paese.
L'ultimo in ordine temporale ha riguardato l'oblast' di Dnipropetrovsk, nel sud-est dell'Ucraina, in piena notte. Il governatore Sergei Lysak scrive sul proprio profilo Telegram che uno dei droni Shahed ha colpito un'azienda privata nella città di Dnipro, causando un "grande incendio". Sono 14 complessivamente i droni lanciati tra il 27 e il 28 marzo secondo l'Aeronautica Militare di Kiev, tutti intercettati tranne quest'ultimo.
Giungono inoltre novità sulla possibile organizzazione russa in Donbass. Il gruppo paramilitare Wagner potrebbe infatti abbandonare Bakhmut, dove la situazione è bloccata ma vicina alla possibile caduta, per spostarsi ad Avdiivka. Un villaggio strategico già messo nel mirino dal Cremlino, come riferisce l'Isw.