Il Presidente russo Vladimir Putin protagonista di un'ammissione abbastanza clamorosa, almeno secondo l'agenzia di stampa Ria Novosti. Il capo del Cremlino avrebbe infatti dichiarato, durante una riunione con i membri del governo, che le sanzioni occidentali effetto della guerra in Ucraina potrebbero avere un impatto negativo sull'economia russa sul medio-lungo periodo. e ha quindi sottolineato la necessità di garantire un aumento della domanda interna. Lo ha riferito RIA Novosti.
Durante l'incontro allargato, il Capo di Stato ha anche affermato che il ritorno alla crescita dell'economia non deve essere fonte di eccessivo ottimismo, in quanto le tendenze positive devono essere sostenute. Ha inoltre invitato le autorità a tutti i livelli a combattere senza indugio la burocrazia.
Ma se le cose sul versante interno vanno un po' a rilento, il commercio estero presenta volumi in crescita grazie alla ristrutturazione della logistica. Allo stesso tempo, Putin ha affermato che l'interazione con i principali Paesi stranieri non dovrebbe essere limitata alla sola sfera economica.
A tal proposito, l'Unione Europea intende istituire una cabina di monitoraggio delle sanzioni contro la Russia, al quale al momento hanno aderito nove Stati membri del blocco. Lo riferisce Bloomberg, citando fonti dell'UE.
Secondo i funzionari, il nuovo progetto di controllo dell'economia russa potrebbe essere lanciato a partire da giugno 2023 e avrà una durata di due anni. Elemento cardine del monitoraggio sarà la mappa delle autorità responsabili del congelamento dei beni. La Commissione metterà inoltre a disposizione le competenze dei tecnici per i servizi finanziari e coprirà i costi del supporto aggiuntivo del Consiglio d'Europa. I Paesi che hanno già dato l'assenso sono Repubblica Ceca, Cipro, Danimarca, Ungheria, Lituania, Malta, Romania, Slovenia e Spagna. Nessun nome di spicco ma una base già ampia che potrebbe allargarsi ancora.