Difficile ricordare un ottovolante più repentino del Gp di F1 in Australia. Il terzo round del campionato è infatti un susseguirsi di emozioni il cui epilogo è però il solito, vale a dire il trionfo di Max Verstappen. In mezzo una sequenza di incidenti, bandiere rosse (3) e polemiche nei confronti della direzione gara per la gestione degli ultimi due giri, con l'arrivo in passerella sotto la bandiera a scacchi.
Dietro all'olandese, che consolida la leadership del campionato, il redivivo Lewis Hamilton (al suo primo podio stagionale) e il sempreverde Fernando Alonso. Disastro Ferrari, con Leclerc out al primo giro dopo un contatto e Sainz penalizzato a ridosso della bandiera a scacchi per il contatto con Alonso sull'ultima ripartenza. Primi punti stagionali per Norris e Piastri in casa McLaren.
I più mattinieri saranno sicuramente svegli (e forse intontiti) se hanno deciso di alzarsi all'alba per godersi il Gp di F1 in Australia. Cerchiamo dunque di riassumere questo caleidoscopio di emozioni in un apparente pomeriggio tranquillo ad Albert Park.
Partenza: Verstappen ha un buono spunto ma Russell lo infila con grandissima personalità. Bene Hamilton che supera lo storico rivale e si mette negli scarichi del compagno di squadra. Altra delusione per Leclerc: la gara del monegasco dura poche centinaia di metri a causa di un contatto con Stroll. La Sf-23 si gira e finisce nella ghiaia senza alcuna possibilità di uscire. Prima safety car di giornata.
Giro 8: Clamorosa beffa per Russell e Sainz! Il britannico e lo spagnolo entrano ai box dopo l'incidente di Albon e la Safety Car, ma poco dopo viene esposta la bandiera rossa. Per entrambi una gara da ricostruire. Alla ripartenza, Verstappen prende il comando della gara superando Hamilton al giro 13.
Giro 18: La giornata di George Russell diventa definitivamente nera: problemi al motore e ritiro per l'inglese.
Giro 54: La gara prosegue in maniera piuttosto lineare, con Verstappen a fare l'andatura e un trenino di macchine con distacchi piuttosto cristallizzati. Sainz risale fino al quarto posto, Perez (partito dai box) recupera fino alla settima posizione. A rompere gli equilibri ci pensa Magnussen, il cui cerchio esplode costringendo i commissari a interrompere la gara con una nuova bandiera rossa.
Giro 57: Siamo arrivati al momento clou: la Direzione Gara opta per la "standing start", dunque la partenza in linea dalla griglia. Tutti i piloti hanno nel frattempo montato le rosse, e l'atteggiamento arrembante si vede già dopo pochi metri. Un incredibile sandwich mette fuori gioco le due Alpine di Gasly e Ocon, facendo così sfumare punti preziosi. Poco più avanti altro contatto Sainz-Alonso. Altro stop e nuova bandiera rossa.
Giro 58: Dopo un lungo conciliabolo sull'interpretazione del regolamento, la Fia ristabilisce l'ordine di schieramento dell'ultimo giro. Di fatto non succede nulla, con le vetture che sfilano fino alla bandiera a scacchi. Sul gong Sainz viene penalizzato di 5 secondi, chiudendo così 12°.
L'ordine d'arrivo del Gp di Australia
La classifica piloti dopo 3 GP