Emmanuel Macron vola in Cina. Lo fa mentre il suo paese è in subbuglio per via della riforma delle pensioni e, soprattutto, mentre il fronte di guerra è ben lungi dal rasserenarsi. Dal Cremlino, infatti, fanno sapere che le condizioni per un negoziato di pace con l’Ucraina sono molto lontane. E anzi: la guerra, ormai, riguarda anche gli Stati Uniti d’America con i quali si è in una fase calda. Le parole sono testuali e sono state pronunciate, ai microfoni di Radio Sputnik, il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Nel dettaglio:
Ancor più netto è Vladimir Putin che, al nuovo ambasciatore della Ue a Mosca, il francese Roland Galharague, ha rimproverato l’Europa di aver Avviato un confronto geopolitico con la Russia.
È in questo clima che aleggia quando il presidente francese ha preso l’aereo ed è volato a Pechino. Macron lo ha fatto lanciando un chiaro messaggio alla Cina: l’Europa è unita. Motivo per cui ad una parte della tre giorni in Cina parteciperà anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. È proprio la presenza di quest’ultima a raffreddare l’animo dei cinesi i quali rimproverano Von der Leyen di essere stata troppo cruda e severa nelle sue comunicazioni. Decisamente più festosi i toni con i quali viene accolto Emmanuel Macron. Il Global Times, infatti, che è il principale tabloid ultra-nazionalista della Cina, ha parlato di Macron come di un esponente politico del quale va apprezzata la sua tendenza all’autonomia decisionale. Il tabloid, che ha paragonato Macron a Charles De Gaulle, ha scritto:
Ma perché è così importante questo viaggio di Macron in Cina? Il Presidente della Francia medierà con Pechino alla ricerca di una terza via che interseca una doppia finalità: spingere la Cina verso una pressione alla Russia, con l’intento di avvicinarla ad un negoziato di pace con l’Ucraina, e rinsaldare i rapporti commerciali tra Pechino e Bruxelles. Non è un caso, evidentemente, la presenza di Ursula von der Leyen.
Il doppio fine è stato evidenziato dallo stesso Macron che ha dichiarato come la Cina abbia: Un ruolo importante per la via della pace. La Francia si impegnerà in questa responsabilità condivisa per la pace e la stabilità. Ma l’ambiguità di Pechino nei confronti di Mosca non possono essere ignorate. Ecco perché Macron ha tenuto a precisare che nessun aiuto a Mosca verrà tollerato. Le sue parole:
L’altra faccia della medaglia, come detto, raffigura il complicato disegno dei rapporti commerciali tra Pechino e Bruxelles. Anche su questo Macron è parso piuttosto risoluto nel tratteggiare la linea: