07 Apr, 2023 - 10:57

Arrestato il latitante Zappia: si nascondeva nelle campagne del Reggino

Arrestato il latitante Zappia: si nascondeva nelle campagne del Reggino

Giuseppe Zappia, 42 anni, è stato arrestato dopo oltre due anni di ricerche. Il fermo è stato reso possibile anche grazie alla cooperazione internazionale di polizia, coordinata dallo specifico servizio nell’ambito della Direzione Centrale della polizia criminale del Ministero dell’Interno. L’uomo era stato condannato a 10 anni dalla giustizia francese. Ora si trova nel carcere a Palmi a disposizione del procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria in vista delle procedure per l'estradizione.

Il nascondiglio del narcotrafficante 

Il latitante era stato condannato per aver importato una tonnellata di cocaina dal Sud America alla Francia. Zappia, per non finire in manette, si è nascosto fino ad oggi nella provincia di Reggio Calabria, nelle campagne di Taurianova. Il narcotrafficante viveva ll'ultimo piano di un edificio di vecchia costruzione nella frazione di San Martino. Una zona, spiegano gli inquirenti, isolata e lontana dalle principali strade, difficile da stanare.

Arrestato Zappia, il mandato di cattura

La polizia, dopo ben 24 mesi di ricerche, è riuscito ad individuarlo mentre si trovava a bordo di un fuoristrada assieme alla moglie. Su di lui pendeva un mandato di cattura europeo, con l'accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per la quale dovrà espiare la pena residua di 6 anni e 5 mesi di reclusione.

L'operazione si inserisce nell’ambito di un ampio progetto messo in campo dalla Procura generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal procuratore generale Gerardo Dominijanni che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi.

Fermato un altro latitante 

I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro in poco meno di un mese hanno catturato un altro latitante, Michelangelo Raso, colpito da un ordine emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria poiché condannato a una pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per reati in materia di armi, rapina e ricettazione.

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Giulia Danielli
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