Gli ultimi accadimenti sul fronte dei beni culturali ha smosso il Governo con Fratelli d'Italia che ora pensa ad un ddl per punire i vandali che attaccano il nostro patrimonio. Naturalmente, tutto fa pensare ai recenti e molteplici eventi causati da Ultima Generazione che hanno sconvolto l'opinione pubblica suscitando le ire di molti.
L'intento "rivoluzionario" che alla radice porta dei principi anche sani, non trova poi nessuna applicazione coerente e ortodossa secondo tanti ed è anche per questo che Fdi non ha esitato a ragione un disegno di legge che possa regolare a tutti gli effetti gli attivisti che operano contro il patrimonio culturale.
I punti fondamentale del dll vedranno senza dubbio un rafforzamento delle misure volte a tutelare il decoro, oltre all'introduzione o inasprimento delle sanzioni previste dal codice penale. È il relatore Lisei a chiarire alcuni aspetti che ritroveremo nel disegno, la cui bozza risulta ancora incompleta ma certamente in fase di sviluppo concreto.
Lo stesso senatore di Fdi ha così ricordato i fatti salienti dell'ultimo anno:
Da qui, la conclusione più logica e razionale secondo Lisei:
Come anticipato, non vi sono ancora certezze definite in merito al disegno di legge che Fdi porterà sul tavolo del governo, ma intanto è possibile ragionare già su alcune misure verosimili. Da quanto risulta in seguito alle prime informazioni, la proposta guidata dal senatore Lisei partirà con il divieto di avvicinarsi ad una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela per coloro che hanno già subito una sentenza (anche non definitiva) per vandalismo o danneggiamento dei beni culturali.
La trasgressione di quanto sopra comporterà una sanzione che potrà oscillare tra i 500 e i 1000 euro; peggio andrà invece a chi deturpa gli edifici pubblici o di culto così come quelli messi a tutela: per loro sarà prevista una reclusione da sei mesi a tre anni.
Tempestiva è arrivata la replica di Ultima Generazione che dopo aver appreso della possibilità di veder introdotta una legge contro i cosiddetti eco-vandali ha voluto mandare il proprio messaggio al governo. Tramite le parole dell'attivista Simone Ficicchia si apprende la posizione del movimento: