Un paziente spacca una vetrata dell'ospedale Vanni a causa dell'attesa a suo dire troppo lunga, l'uomo ha utilizzato una stampella per commettere l'atto. E' solo una delle tante aggressioni avvenute in un nosocomio.
Un paziente di origine croata ha spaccato la vetrata dell'ospedale Vanni a Roma a causa dell'attesa troppo lunga. Sono momenti di tensione quelli vissuti in mattinata nel pronto soccorso romano di via di Acqua Bullicante, tra Casilina e Tor Pignattara. Un uomo di origini croate, alterato per la lunga attesa, ha danneggiato con la sua stampella una porta a vetro del nosocomio. A seguito di questo atto sul posto sono giunti i carabinieri che hanno denunciato l'uomo.
Capita sempre più spesso di sentire di aggressioni all'interno dei presidi sanitari, come nel caso di oggi dell'ospedale Vanni. Spesso le vittime sono medici e infermieri e quasi sempre si trovano coinvolte le attrezzature interne alle strutture sanitarie. Lo scorso settembre al San Camillo un trentatreenne di origine gambiana ha aggredito il personale ferendo 6 persone e danneggiato alcune attrezzature sanitarie, in quel caso l'uomo è stato subito arrestato. Lo scorso marzo invece è toccato al policlinico Umberto I dove un 37enne romano ha aggredito il personale ed una guardia.
Lo scorso gennaio erano stati annunciati presidi di polizia negli ospedali di Roma e dell'area circostante per prevenire il fenomeno. Erano stati scelti18 presidi. Nelle fasce serali e notturne con la vigilanza che doveva garantire lo svolgimento delle attività nei vari nosocomi. Una decisione che dà seguito alle direttive del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in merito alla "particolare attenzione da rivolgere alle esigenze di sicurezza dei presidi ospedalieri, spesso teatro di incresciosi episodi di violenza si legge nella nota.