Come non perdere la memoria? Il quesito è posto da molte persone perché la perdita di lucidità in tal senso rappresenta il lento passaggio dall’età adulta a quella che viene definita terza che spaventa tutti e, a detta degli psicologi, un po’ ci mette in ansia fin dai trent'anni. Se è vero che si è molto studiato su questo item, da qualche mese un nuovo importante tassello è stato aggiunto al mosaico. Uno studio in Cina, infatti, ha fatto emergere una evidente correlazione tra la perdita di memoria e lo stile di vita condotto. Semplificando il risultato della ricerca, a parità d’età dei soggetti studiati, la discriminante sembrerebbe stare nelle scelte alimentari e nelle abitudini quotidiane di sonno e attività fisica. Sarebbe un concetto basilare per contrastare il fenomeno anche con una corretta informazione preventiva sui soggetti a rischio. Vediamo più nel dettaglio cosa ci dicono gli esperti.
Non si può capire come non perdere la memoria senza stabilire cosa essa sia. Partiamo con lo spiegare che si tratta di una funzione base della vita quotidiana che ha come peculiarità quella del diminuire in parallelo all’avanzare dell’età andando quindi a toccare progressivamente la produttività personale fino ad un vero e proprio rischio di demenza. Diventa salvifico per tutta l'umanità moderna studiare un modo per arrestare o, per lo meno, rallentare il fenomeno. In tal senso si è mossa la ricerca del Centro nazionale per i disturbi neurologici di Pechino.
Il blog di settore BenEssere snocciola i numeri e il contesto in cui è stato svolto questo lavoro su come non perdere la memoria:
Cosa è emerso alla fine di questi studi? Che, per non perdere colpi con la testa, è importante adottare uno stile di vita sano che combina i seguenti 6 fattori:
Tra questi fattori allenare la mente era pratica nota da anni mentre sono una novità altri consigli usciti dallo studio cinese sul tema che riportiamo di seguito:
Per concludere questo viaggio su quanto emerso dalla ricerca cinese su come non perdere la memoria, riportiamo quanto dichiarato dalla dott.ssa Susan Mitchell, Responsabile della Politica presso Alzheimer’s Research Uk, che ha così commentato il lavoro:
C'è, quindi, da ricordare di impegnarsi attraverso i modi spiegati a rallentare il tasso di declino della memoria, così da ridurre il rischio di demenza e godere di una migliore qualità di vita da anziani.