Sono le parole di una donna che non riesce a fare i conti con quello è accaduto, quelle pronunciate dalla madre di Davide Ferrerio - il ragazzo in coma irreversibile dopo essere stato pestato a Crotone - al Corriere della Sera. Le sue dichiarazioni arrivano all'indomani della sentenza con cui i giudici del tribunale della città calabrese hanno condannato a 20 anni e 4 mesi di carcere Nicolò Passalacqua, il 22enne accusato di essere l'esecutore materiale dell'aggressione. Sentenza che ha lasciato insoddisfatti i familiari della vittima.
Da oltre 250 giorni la vita di Davide Ferrerio è letteralmente appesa a un filo. Il ragazzo, di origini bolognesi, è infatti in coma irreversibile da quando, l'11 agosto del 2022, è stato pestato con calci e pugni a causa di uno scambio di persona. Si trovava a Crotone, dove la madre è nata e cresciuta, prima di allontanarsi per cercare lavoro e dove, ogni estate, si recava insieme alla sua famiglia per fare visita ai parenti e trascorrere qualche mese di vacanza, prima del ritorno alla normalità. Prima che qualcosa andasse storto.
commenta ora Giusy Orlando, madre del 22enne ricoverato, ammettendo di non riuscire a perdonarsi di aver portato suo figlio in città.
Quella sera Davide avrebbe dovuto incontrare un amico: per l'occasione aveva indossato una camicia bianca. La stessa che Alessandro Curto - l'uomo di 32 anni recentemente prosciolto dall'accusa di aver causato lo scambio di persona -, avrebbe usato per difendersi, mettendolo in pericolo. Curto, che aveva un appuntamento con una ragazza del posto che stava cercando di corteggiare sui social - all'epoca dei fatti minorenne -, si era reso conto che la giovane si era presentata in compagnia di altre persone. Per questo, quando lei gli aveva chiesto di fornirgli dei dettagli sul suo abbigliamento per riconoscerlo, aveva risposto di indossare una camicia, per sviare l'attenzione su di lui.
Sarebbe stato un semplice dettaglio, dunque, a portare il gruppo a scagliarsi contro Ferrerio. Per l'aggressione è stato condannato a 20 anni e 4 mesi Nicolò Passalacqua, fidanzato della ragazza di 17 anni coinvolta nella storia. Ma i genitori di Davide avevano chiesto che gli fosse commutato il massimo della pena. Così come avevano chiesto di processare Curto, senza il quale il pestaggio non sarebbe avvenuto. Ora Orlando avanza un'altra richiesta, questa volta nei confronti della madre della 17enne, presente insieme al compagno al momento dei fatti e, secondo le indagini, ispiratrice del pestaggio.
ha spiegato, dopo aver raccontato, come già aveva fatto il figlio, fratello di Davide, di aver ricevuto delle minacce dalla famiglia di Passalacqua anche fuori dal tribunale. La donna, straziata da quanto accaduto, dice di ricordare ancora le ultime parole pronunciate dal figlio. E per lui, colpevole solo di essersi trovato al posto sbagliato al momento sbagliato, chiede solo una cosa: che sia fatta giustizia.