Decreto governo, dal concertone del Primo Maggio a Roma arrivano le prime reazioni della Cgil e Uil rispettivamente nelle figure di Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno parlato della festa dei lavoratori e del Dl Lavoro approvato dal Governo. Tante le tematiche toccate, vista anche la delicatezza dei temi trattati.
Decreto governo Cgil e Uil reazioni, l'intervista al concertone del Primo Maggio a Roma
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha prima ricordato l'importanza del Primo Maggio.
Il Primo Maggio è diventato festa grazie alle lotte dei lavoratori, quando ancora si facevano 8 ore per lavorare, 8 ore per dormire e 8 ore per svagarsi. Per questo penso che si debba sapere che esiste ed è festa perchè è stato conquistato da chi lavora.
Dopo di che ha parlato del decreto che il Governo ha approvato e di come sia pessimo in merito.
Il decreto sul lavoro varato dal governo è pessimo perché aumenta la precarietà. La lotta alla precarietà è fondamentale per chi vuole avere un futuro. In più non è accettabile lavorare in quelle condizioni io non vedo una strategia che pensi a come costruire il paese. Vedo provvedimenti che sono solo delle toppe. Per quel che ci riguarda è una giornata che vuole rimettere al centro della discussione il lavoro con diritti quindi il superamento della precarietà e l'aumento dei salari e le politiche che il governo sta facendo non vanno in questa direzione. Glielo abbiamo detto ieri e glielo ripetiamo oggi e lo faremo anche domani se serve.
Infine ha ricordato le prossime tappe da percorre per continuare a lavorare per il futuro del Paese.
Abbiamo detto alla gente di venire in piazza a maggio vedremo come reagiremo, mi auguro che ci siano tante persone. Noi stiamo discutendo nei luoghi di lavoro, pubblici e privati poi tireremo le somme di quello che succede. Non è una passeggiata: il 6 a Bologna con tutte le regioni del Centro, il 13 a Milano con tutte le Regioni del Nord e il 20 con quelle del Sud e quel giorno ci sarà una manifestazione anche a Cagliari e noi invitiamo tutti a manifestare per superare la precarietà, per riformare il fisco, per far pagare le tasse a chi non le paga, per garantire il diritto alla salute, per la sanità pubblica che non funziona e la gente continua a morire sul lavoro. Pensiamo che sia necessario che scendano in piazza tutte le persone che condividono queste nostre tesi. Se dopo il 20 non avremo risposte decideremo come proseguire la mobilitazione. Non per andare in piazza ma per cambiare delle condizioni
Pierpaolo Bombardieri, segretario generale di Uil, ha parlato della comunicazione del Governo per il confronto sul decreto e sulla "scelta" di alcuni politici di sbeffeggiare i ragazzi presenti al concertone.
Abbiamo dato ieri sera disponibilità a lavorare, bisogna decidere il modo. Se veniamo chiamati la sera prima e poi il governo decide, non è un confronto corretto. Non abbiamo mai lasciato un tavolo ne ci siamo negati ad una convocazione. Siamo pronti a lavorare e a costruire per questo Paese un futuro diverso. Qualche politico ha sbeffeggiato i ragazzi che sono presenti qui, ma dovrebbero riflettere su quanto guadagnano al mese e sulle condizioni di lavoro in cui si trovano i ragazzi. I numeri dicono che in Italia c'è troppa precarietà. Dobbiamo lavorare per fare uno sforzo per migliorare questa situazione.
Questione Just Eat
Sulla questione legata alla sponsorizzazione di Just Eat per il concertone del Primo Maggio, i due sindacalisti si sono espressi spiegando come non dipenda da loro trovare le aziende che possano contribuire alla realizzazione dell'evento.
Bombardieri:
Chi ha la gestione del Primo Maggio trova degli sponsor e lavora in modo autonomo da Cgil, Cisl e Uil, quindi non siamo noi a cercare questi sponsor.
Landini:
Just Eat, per le informazioni che ho, mi sembra una di quelle aziende che applica un contratto nazionale di lavoro, mentre altre imprese non lo fanno e questa è una battaglia che noi stiamo portando avanti. Noi stiamo dicendo che i rider sono dei lavoratori dipendenti e devo avere delle condizioni, poi anche con Just Eat ci sono delle trattative in corso per migliorare la situazione.