Marco Bocci si è raccontato in un lungo monologo a Le Iene, parlando della malattia a cui è sopravvissuto. L’attore ha confessato di essere costretto a convivere con dei problemi di memoria causati da un virus raro. Ecco le sue rivelazioni.
Ospite della puntata del 2 maggio 2023 di Le Iene, Marco Bocci ha parlato di una delicata vicenda personale. In un toccante monologo, l’attore ha confessato di aver avuto dei seri problemi di salute che gli hanno lasciato dei pesanti strascichi con cui è costretto a dover fare i conti ogni giorno.
Marco Bocci ha raccontato la sua malattia a Le Iene, spiegando di essere stato colpito da un virus raro pochi anni fa. Oggi, l’attore è riuscito a guarire ma, quella tremenda esperienza gli ha lasciato delle ripercussioni significative.
Con la forza d’animo che da sempre lo contraddistingue, l’attore di Romanzo Criminale si è messo a nudo di fronte alle telecamere del programma e, parlando apertamente di ciò che gli è successo ha spiegato: Quattro anni fa sono sopravvissuto a un virus raro. Mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola.
Il fatto che il virus abbia intaccato una parte del cervello ha causato dei problemi molto importanti all’attore, soprattutto con l’uso della parola. Sostenuto dalla moglie Laura Chiatti, Marco Bocci, ha dovuto intraprendere un lungo percorso di riabilitazione per riuscire a recuperare la facoltà di parlare ma, le complicate conseguenze legate alla memoria sono rimaste. Una situazione molto difficile da affrontare per chiunque, ma soprattutto per un attore, la cui professione è basata proprio sulla capacità di memorizzare e poi interpretare interi copioni.
Come l’attore ha poi spiegato, dal momento in cui è stato colpito dalla malattia, la sua vita è cambiata per sempre:
Oggi non riconosco i volti di amici, e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte prima di accorgermi che l'avevo già visto. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia tanto che i miei amici mi chiamano e io rispondo: Ma chi? Ma dove? Ma quando? Perché ripeto in continuazione queste domande. Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto e ho dovuto imparare a fare il mio mestiere in un modo nuovo, studiando il doppio.
Inoltre, Marco Bocci ha continuato spiegando quanto sia stato difficile per lui dover accettare questa nuova condizione, dicendo:
Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dentro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo. E allora io, che tanti di quei ricordi non li ho più oppure li ho, ma corrotti, mischiati all’immaginazione, chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso. Poi ho smesso di cercare e mi piace immaginare che anzi è stato invece un colpo di fortuna, che nel mio passato ci fosse qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare.
Nonostante la malattia gli abbia portato via i ricordi, Marco Bocci ha voluto trasmettere al pubblico la sua sforza, raccontando al contempo, il modo in cui sia riuscito a trovare un nuovo equilibrio dopo questa esperienza.
Ammettendo di sentirsi spesso limitato, l’attore ha confessato di dover studiare il doppio rispetto al passato ma, di aver comunque trovato dei lati positivi in questa situazione. Oggi, infatti, Marco Bocci ha raccontato di essere riuscito a riprendere in mano la sua vita, affrontandola da una prospettiva diversa:
Oggi con questa scocciatura ho imparato a convivere, anzi a volte me ne approfitto e fingo di non ricordare cose che invece ricordo benissimo.
Con tanto sforzo e fatica Marco Bocci è riuscito a ristabilire un equilibrio nella sua nuova vita e, in proposito, ha concluso dicendo:
Ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato, per vivere il presente. Un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice.