Riflessioni penetranti e amare da parte del governatore del Veneto Luca Zaia in merito all'epidemia di Covid-19 che è stata sconfitta, ma la sua scomoda eredità è ancora tutta da gestire. Nelle sue parole c'è il riferimento alle polemiche continue sull'attribuzione delle colpe, alla criminalizzazione dei sanitari (categoria che ha vissuto i due anni di pandemia con uno stress incredibile), e alle discussioni interminabili sul vaccino. Ma dai due anni passati ad affrontare il virus dovremmo imparare: sarà un modello per affrontare le inevitabili sfide del futuro. E solo imparando usciremo finalmente dal post-Covid.
Secondo il presidente del Veneto, la priorità assoluta è ritrovare la pacificazione sociale: il Covid ha creato troppe lacerazioni e dibattiti. Tra no-vax e pro-vax, no-mask e pro-mask, coloro che ritenevano bisognasse fare di più e colore che pensano che si sia fatto troppo. Secondo Zaia, bisogna ricordare che il Covid-19 è stata una emergenza di proporzioni mondiali, di fronte alla quale non ci sono "soluzioni politiche". Ecco la sua analisi raccontata in un'intervista al Corriere della Sera:
In particolare, si è creato nei confronti di coloro che erano al governo durante alla pandemia un certo senso di "caccia alle streghe". Si cercano a tutti costi colpevoli e responsabili. Certamente, sarà necessario indagare ancora sulle conseguenze a lungo termine del Covid (il cosiddetto "Long Covid") e sugli effetti collaterali del vaccino, ma non passando esclusivamente tramite condanne e tribunali.
L'eccezionalità del quadro sanitario ha infatti gettato i politici in una situazione mai vista prima, di fronte alla quale non è stato facile trovare risposte "giuste".
Cosa possiamo imparare, invece? Secondo Zaia, qualcosa abbiamo già imparato: ad esempio, a indossare la mascherina nei luoghi della sanità: infatti, Covid o non Covid, anche un raffreddore può essere mortale per un soggetto fragile. Proprio la rinnovata considerazione per i più deboli dal punto di vista della salute rappresenta uno degli insegnamenti positivi del virus. Insegnamenti che non dovremmo mai dimenticare:
E ci conviene non dimenticare il Covid: è solo un preambolo delle sfide del futuro. "Le sfide saranno rappresentate da nuovi virus, infezioni ospedaliere, resistenza agli antibiotici. Abbiamo due opzioni: nascondere la testa sotto la sabbia o guardare in faccia alla realtà. Ora, non abbiamo più alibi". Con questa fosca profezia, Zaia chiude il suo intervento.