Il giorno della festa della mamma, Papa Francesco non può esimersi dall'elogio di Maria, forse la più celebre mamma della storia, attraverso la pronuncia della Regina Coeli: e ne approfitta per tornare sulla guerra e ricordare che "le armi distruggono ogni speranza di pace".
In seguito alla pronuncia della preghiera, Papa Francesco affronta immediatamente un tema politico: quello del conflitto israelo-palestinese, infiammatosi nuovamente negli ultimi giorni, con numerosi bombardamenti missilistici sulla striscia di Gaza.
Il Pontefice prosegue elogiando le mamme di tutto il mondo, con particolare riguardo per "quelle che non ci sono più":
Il Santo Padre ha inoltre deciso di nominare esplicitamente la guerra in Ucraina, dettaglio significativo in virtù dell'incontro con Zelensky, avvenuto proprio ieri. Nello specifico, ha chiesto alla Madre di Dio di allievare le sofferenze del popolo ucraino: "A Lei ci rivolgiamo chiedendo di alleviare le sofferenze della martoriata Ucraina e di tutte le nazioni ferite da guerre e violenze."
Non è da escludere che l'affermazione di Papa Francesco sulle armi sia stata pronunciata in riferimento alla situazione ucraina: le armi inviate dall'Occidente, in questo senso, renderebbero più difficile raggiungere la pace. Sebbene infatti il Pontefice si sia sempre dichiarato solidale con le sofferenze degli ucraini, più volte si è rifiutato di dare alla Russia la colpa del conflitto, attribuendo parte della responsabilità al "abbaiare della NATO alle porte della Russia".
Il coinvolgimento americano ha alzato il livello di distruzione del conflitto: non a caso, Papa Francesco parla di "Terza guerra mondiale a pezzi". Non a caso, il colloquio con Zelensky è stato tutt'altro che liscio: il presidente ucraino ha sostanzialmente rifiutato la mediazione del Papa, affermando anche che "Non ha alcun senso trattare con Putin":
Il Santo Padre vorrebbe una soluzione diplomatica, mentre Zelensky vede esclusivamente una soluzione militare al conflitto: che è possibile, ovviamente, esclusivamente se l'Ucraina continua a ricevere armi dall'Occidente.