Accadde oggi 16 maggio 2003: Casablanca sotto attacco. Si trattò di una serie di attacchi suicidi avvenuti 20 anni fa in Marocco. Gli attentati furono tra i più letali nella storia del Paese africano. Il bilancio finale dei vari attacchi fu di 45 morti: 33 vittime e 12 attentatori suicidi. Gli attentati vennero attribuiti ad Al Quaeda.
I quattordici terroristi, la maggior parte tra i 20 e i 23 anni, attaccarono quattro posti differenti nella notte del 16 maggio 2003. Nel primo attentato, i terroristi accoltellarono una guardia presso il ristorante spagnolo Casa de Espana. Successivamente, si fecero esplodere all’interno dell’edificio, uccidendo 20 persone; molte di loro erano musulmani che mangiavano e giocavano a bingo.
L’hotel a cinque stelle Farah fu il secondo obiettivo a essere preso di mira: rimasero uccisi una guardia e un portiere. Un altro attentatore poi uccise tre passanti mentre tentava di bombardare un cimitero ebraico. Un altro invece si fece esplodere vicino a una fontana. Due attentatori attaccarono un centro culturale ebraico, ma senza uccidere nessuno perché l’edificio era chiuso e vuoto (nella foto: il Centro Ebraico di Casablanca devastato dall'esplosione).
Un altro attentatore attaccò un ristorante italiano di proprietà ebraica, mentre un altro si fece esplodere nei pressi del consolato belga, a pochi a metri di distanza dallo stesso ristorante. In questo caso furono uccisi due poliziotti. Due attentatori vennero arrestati prima che potessero compiere altri attentati. Come detto, 33 civili rimasero uccisi, più di 100 i feriti; 97 di loro erano musulmani. Otto delle vittime invece erano cittadini europei, gli altri tutti marocchini.
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