A Napoli, una psichiatra è stata minacciata da un paziente con una pistola. L'uomo ha poi molestato la dottoressa masturbandosi davanti a lei. L'episodio ha come sfortunata protagonista Daniela Sorrentino, che l'altroieri era in servizio presso il centro di salute mentale dell'Asl Napoli 1.
La struttura aveva in cura da tempo un uomo con disturbi della personalità, lo stesso che l'altro giorno ha portato nel centro una pistola e ha minacciato la dottoressa Sorrentino e altri suoi colleghi. Poi, all'arrivo dei soccorsi, si è masturbato davanti alla psichiatra.
Così Sorrentino ricostruisce la traumatica esperienza:
Da lì le cose sono presto degenerate, fino all'episodio di molestia avvenuto subito dopo. L'episodio riporta alla memoria quanto successo a Barbara Capovani, dottoressa uccisa con una mazza da un paziente psichiatrico. Con quella vicenda impressa negli occhi, Sorrentino ammette di «aver avuto paura» quando il paziente ha minacciato lei e i suoi colleghi con la pistola.
La pistola si è poi rivelata finta, ma la paura è stata ugualmente grande. Fortunatamente, uno degli infermieri minacciati è riuscito a bloccare l'uomo, mentre Sorrentino e una sua collega sono corse a chiamare le autorità. Mentre la dottoressa si trovava in ambulanza per i dovuti controlli, l'uomo l'ha molestata masturbandosi davanti a lei.
Lo spiacevole episodio, che poteva facilmente degenerare in disgrazia come nel caso di Capovani, ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza negli ospedali. Sorrentino è molto chiara su cosa servirebbe per rendere più vivibili i turni dei medici:
L'autore del folle gesto infatti, oltre ad essere affetto da disturbi psicopatologici, non era nuovi ad atteggiamenti violenti di questo tipo. L'augurio di Sorrentino è che individui potenzialmente pericolosi siano tempestivamente individuati per permettere una sinergia tra medici e polizia.