La Russa coglie l'occasione dell'emergenza in Emilia Romagna per scagliarsi contro gli attivisti di Ultima Generazione che il 2 gennaio imbrattarono le pareti del Senato per protestare contro il cambiamento climatico. Il Presidente di Palazzo Madama richiama all'ordine gli ecologisti che hanno organizzato l'"attacco" al senato con le vernici e chiede loro di andare in Emilia come volontari.
Questo l'invito - o la provocazione? - di La Russa:
La Russa ha anche ricordato di essersi sempre dato disponibile ad un incontro con gli attivisti di Ultima Generazione, al fine di chiarire gli intenti del loro gesto, ma di non aver mai avuto modo di attuare davvero quella chiacchierata con gli ecologisti.
commenta il Presidente del Senato all'Ansa. La sua proposta arriva proprio a seguito dell'inizio del processo contro Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini, gli attivisti coinvolti nell'azione di protesta del 2 gennaio. Al processo parteciperanno come parte civile proprio il Senato, il Ministero dei Beni Culturali e il Comune di Roma. Per rendere più accattivante la sua richiesta, La Russa promette dunque ai tre indiziati di ritirare la costituzione a parte civile del Senato, ma Ultima Generazione per il momento non ci casca. Queste le parole di Paracini:
La risposta di Ultima Generazione non si fa attendere. I ragazzi coinvolti nel gesto a Palazzo Madama rivendicano il loro impegno costante per il pianeta e verso coloro che sono colpiti dagli effetti del cambiamento climatico che loro cercano di contrastare. Maria Letizia Ruello, una delle attiviste, commenta così la proposta di La Russa:
Sempre Ruello trasforma la provocazione di La Russa in un'accusa verso l'attenzione speciale del Governo a certi tipi di protesta, lo stesso Governo che invece, secondo l'ecologista, è cieco ad altre manifestazioni di impegno verso il pianeta:
Questa l'arringa finale dell'attivista.