Maltempo Emilia-Romagna, Salvini: "Utilizzare fondi Pnrr? Non possiamo distrarre soldi già concordati"

Durante la conferenza dei ministri Salvini e Piantedosi, in relazione all'alluvione in Emilia-Romagna, si è discusso di investire i fondi del Pnrr per la ricostruzione della Regione, su proposta della segretaria del PD Elly Schlein. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è dimostrato scettico nei confronti di tale proposta, dicendo che non si possono attendere mesi di interlocuzioni con Bruxelles.

Salvini ha poi aggiunto che è attualmente il corso la stima dei danni dovuti al maltempo in Emilia-Romagna, ma non è ancora possibile dire di che cosa si discuterà in Consiglio dei ministri martedì prossimo, anche perché i numeri e la quantità di risorse necessarie per la ricostruzione non sono ancora stati accertati.

Fondi Pnrr per l'Emilia-Romagna, Salvini interviene sulla questione e parla del rinvio del GP di Imola

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in conferenza stampa dalla prefettura di Bologna, ha ricordato che ci sono dighe che sono ferme da anni e decenni e ha auspicato anche la semplificazione su fanghi e detriti come rifiuti che è necessario smaltire velocemente. Si tratta di operazioni necessarie per il Paese e che il Ministro non intende associare a una parte politica piuttosto che all'altra:

Queste opere servono, non sono di destra o di sinistra. Il territorio va infrastrutturato e messo in sicurezza.

Per quanto riguarda il recupero del Gran Premio di Formula 1 di Imola, rimandato per maltempo, si pensa verrà recuperato nel 2026. Salvini si è infine concentrato sul ruolo e i compiti delle Province.

Serve che le Province tornino ad essere Province. Serve che l'ente Provincia non sia lasciato a metà, perché oggi così è. È un fondamentale ente di mediazione tra il comune di mille abitanti e la Regione. Va eletta direttamente dai cittadini, con tutti i poteri, i denari e il personale. Io conto che nel 2024 si possa ripartire con questa macchina democratica.

Ha preso poi la parola Il ministro dell'interno Piantedosi, il quale ha rassicurato del fatto che non ci sono veri episodi di sciacalaggio, ma ha anche segnalato che i problemi grossi ci saranno il ritiro delle acque.