L'alluvione minaccia saline di Cervia. Il pregiato sale della città in provincia di Ravenna rischia di andare distrutto per colpa delle intense piogge che hanno messo in ginocchio l'Emilia Romagna. Il presidente Giuseppe Pomicetti lancia un appello in un'intervista ad Agi.
Il maltempo in Emilia-Romagna è stato disastroso sotto molti punti di vista per la popolazione. Oltre alle persone sono minacciati anche i patrimoni della regione. Tra tutti ci sono le saline di Cervia: l'alluvione mette a rischio il sale, con l'inondazione da parte del Savio di 827 ettari di superficie delle saline. Sono bastate poche ore a danneggiare un lavoro lunghissimo come ha raccontato Giuseppe Pomicetti, presidente del Parco delle Saline, ad Agi. L'esondazione del Savio ha completamente riempito di acqua dolce gran parte delle saline dove-come suggerisce il nome-c'è solo acqua salata. Il presidente racconta di come in questo momento ci sia sconforto nel vedere il lavoro di tanto tempo perso nel giro di poco:
La salina è compostata da più di cinquanta bacini, circondate da un canale di oltre quattordici chilometri che permette all’acqua del mare Adriatico di entrare ed uscire. La raccolta avviene nella salina e coinvolge diversi dipendenti e lavoratori stagionali. Il sale di quelle terre è integrale marino e non viene frantumato o macinato. Inoltre è costituito di cloruro di sodio purissimo, con una bassissima presenza-quasi nulla-di altri cloruri più amari, come il solfato di magnesio, di calcio, di potassio e il cloruro di magnesio.