In Argentina l’inflazione cronica ha raggiunto un valore da record: 108,8%, mai così alta dal 1991. Per evitare il totale crollo economico, il Governo ha deciso di varare una serie di misure, tentando di arginare il problema. Tra queste, una nuova banconota da 2.000 pesos, la più grande in circolazione vista fino ad oggi.
Alcuni osservatori ritengono che l’Argentina possa entrare in recessione entro la fine del 2023.
Finora, nel Paese, il taglio più grande in circolazione era una banconota da 1.000 pesos, lanciata nel 2017 con un valore pari a 55,5 dollari dell'epoca. La nuova banconota da 2.000 pesos, al cambio ufficiale avrebbe un valore di 8,59 dollari, ma al cambio informale, quello con cui la maggior parte degli argentini si ritrova a fare i conti in un quotidiano bimonetario, vale solo 4.08 dollari, cioè il prezzo per l'acquisto di un panino e una bibita in un fast food.
Come riportano le agenzie, la banconota, che non è ancora in circolazione ma sarà distribuita gradualmente alle banche nel corso della settimana, mira a "migliorare il funzionamento degli sportelli automatici e ottimizzare i flussi di cassa", secondo il comunicato stampa della Banca centrale Argentina.
La nuova banconota nella grafica renderà omaggio ai pionieri della scienza e della medicina argentina, inclusi i ritratti di Ramon Carrillo (1906-1956), neurochirurgo, neurobiologo, ex ministro della Salute e promotore della vaccinazione, e Cecilia Grierson (1859-1934), prima donna medico del Paese, laureata nel 1886.