28 May, 2023 - 08:35

Guerra in Ucraina, esce il "trailer" della controffensiva di Kiev

Guerra in Ucraina, esce il "trailer" della controffensiva di Kiev

Kiev pubblicizza l'imminente controffensiva rilasciando video propagandistici ed il "trailer" dell'offensiva rappresenta l'ennesima novità storica e mediatica della guerra in Ucraina. Il nuovo video, che parla esplicitamente di "offensiva decisiva" e "sacra vendetta", dura circa un minuto e ritrae, con una fotografia e una produzione sonora cristalline, soldati dell'esercito ucraino e armi da impiegare nelle operazioni di riconquista.

Il testo del video suona circa così: "L'ucraina è la mia patria. Padre e signore che sei nei cieli, benedicimi. Sto per distruggere i nemici del mio amato paese: gli assassini di mio fratello, gli stupratori di mia sorella. Possa la mia mano essere ferma nello sterminare il nemico. Possano i miei occhi non essere offuscati - per sterminare il nostro nemico. Possano le mie armi essere in buono stato - per sterminare il nostro nemico. Possa la mia volontà essere d'acciaio - per sterminare il nostro nemico. Ucraina, la mia madrepatria: Dio che sei nei cieli, benedici noi, la nostra offensiva decisiva, la nostra sacra vendetta, la nostra santa vittoria!"

Il video mostra, oltre ai soldati delle forze speciali, anche sistemi di artiglieria e i celebri lanciarazzi HIMARS, estremamente celebri in Ucraina per avere svoltato il corso della guerra tormentando la logistica russa. Con questo trailer, Kiev vuole forse rassicurare gli alleati sulla messa a punto della lungamente annunciata controffensiva.

Guerra in Ucraina, perché la controffensiva non parte

L'Ucraina ha annunciato i suoi progetti di controffensiva circa a partire dalla fine dell'inverno, con l'esaurirsi dell'offensiva russa; in particolare, l'arrivo dei carri armati Leopard aveva dato molte speranze ai sostenitori dell'Ucraina di una soluzione rapida della guerra. Tuttavia, la controffensiva è stata lungamente rimandata: gli esponenti di Kiev hanno spesso affermato di avere bisogno di più armi e munizioni. Cerchiamo dunque le ragioni del ritardo di questa annunciatissima offensiva:

  1. Kiev ha usato il motivo della controffensiva per ottenere nuove armi ed aiuti, ma ciò non significa che l'esercito ucraino fosse pronto in principio. In particolare, l'esercito ucraino ha sempre avuto carenza di proiettili di artiglieria, di cui servono riserve abbondantissime prima di una operazione del genere.
  2. In ucraina la primavera è spesso caratterizzata da fortissime piogge, che trasformano la steppa in un pantano. Stato del terreno poco vantaggioso per chi attacca, in quanto rallenta i movimenti: forse lo Stato maggiore ucraino desidera attendere un terreno più asciutto.
  3. Dal momento che, per ragioni geopolitiche, la controffensiva è stata annunciata con mesi di anticipo, è necessario diffondere false informazioni su quando partirà, in modo da ottenere un minimo di effetto sorpresa. I continui annunci della partenza della controffensiva e del rimandarla servono anche a confondere le forze russe e mantenerle in uno stato di allerta.

Nuovi bombardamenti nella notte

Nel frattempo, non si placano i bombardamenti nelle città ucraine con la notte che ha visto un ingente attacco verso Kiev. Stando a quanto si apprende dall'Aeronautica Militare Ucraina su Telegram, tali attacchi sono stati sventati attraverso l'abbattimento di un massivo numero di droni. Ecco il comunicato:

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L'attacco notturno è stato diretto dal nemico contro installazioni militari e infrastrutture dello Stato nelle aree centrali del Paese, in particolare nella regione di Kiev. Qui, nell'area di pertinenza del comando aereo, la maggior parte dei droni d'attacco è stata distrutta!

Diversa la situazione nelle città di Zhytomyr e Nikopol che invece hanno subito gli attacchi russi intorno alle ore cinque di questa mattina. A confermare la notizia è sempre il canale di informazione ucraino su Telegram dove si legge:

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Sei abitazioni e e due edifici sono stati distrutti. Il gasdotto e le linee elettriche sono stati danneggiati. Non ci sono stati morti o feriti: questa è la cosa principale
AUTORE
foto autore
Filippo Marani Tassinari
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