Notte movimentata quella di oggi per il porto di Lampedusa, dove alle prime ore dell'alba si sono verificati gli sbarchi di 6 imbarcazioni cariche di migranti. In tutto, 288 persone sono sbarcate in Italia nelle ultime ore, soccorse e reindirizzate verso l'hotspot dell'isola. Ora nel centro ci sono 418 persone, a fronte di una capienza massima che non arriva neppure alle 400 unità.
A rendere possibile l'operazione di recupero è stata l'operazione congiunta di Guardia di Finanza e Guardia Costiera, che ha permesso l'arrivo incolume di chi viaggiava. I migranti arrivano soprattuto da Eritrea, Sudan, Etiopia, Burkina Faso, Mali, Bangladesh e Costa d'Avorio e hanno concluso sta notte il lungo viaggio partito da Sfax in Tunisia o da Zuara in Libia.
Previsto per domani invece l'arrivo della Geo Barents di Medici Senza Frontiere, imbarcazione che contra a bordo 600 migranti. Di questi, 151 sono minori, alcuni anche sotto i 13 anni.
La nave Geo Barents è un capo saldo del lavoro di Medici Senza Frontiere nel Mediterraneo: la ONG salva ogni giorno centinaia di vite, strappandole alle onde del mare, alla fame, alla sete e ai trattamenti inumani che gli scafisti riservano loro. L'imbarcazione dovrebbe attraccare a Bari nelle prossime ore.
Alcuni migranti sbarcati oggi a Lampedusa hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia. Proprio a Sfax si sono concentrati negli ultimi giorni gli sforzi delle Forze dell'ordine nell'ambito delle indagini per interrompere il traffico di migranti che si perpetra in queste zone ad opera di scafisti. Tra il 27 e il 28 maggio la Guardia nazionale tunisina, come reso noto dal suo portavoce tramite Facebook, e la Guardia costiera di Kerkennah e di Sidi Youssef hanno bloccato un trafficante di esseri umani specializzato in «attraversversamento illegale delle frontiere marittime».
Non solo. Arrestate, sempre a Sfax, anche altre due persone accusate di reati simili e colte in flagrante mentre portavano due migranti provenienti dalla regione subsahariana al luogo d'incontro da cui sarebbe partita la loro nave verso l'Italia. Stessa sorte toccata anche, nell'ambito di un'azione di polizia differente, a tre tunisini coinvolti nel trasporto di 10 migranti verso Safax, sempre per poter salire sulla nave che li avrebbe portati nel Bel Paese.
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