Ventiquattro ore alla sfida fra Siviglia e Roma con il capitano degli andalusi, Jesus Navas, che vuole mettere in bacheca la quarta Europa League. L'obiettivo è chiaro per un ragazzo di 37 anni che gioca ancora con la stessa passione di quando esordì con la maglia biancorossa nel 2003. Venti anni di carriera dove ha vinto la Coppa Uefa in due anni consecutivi nel 2006 e nel 2007 nel Siviglia di Juande Ramos. Poi il grande salto verso l'elitè europea con il Manchester City nel 2013, in Inghilterra grandi soddisfazioni senza però avvicinarsi mai alla Champions League. A trentadue anni il richiamo di casa era troppo forte con l'inizio della seconda avventura nel club che lo ha formato. Da esterno rapido e tecnico si è saputo inventare terzino trovando il terzo trofeo europeo con la vittoria dell'Europa League contro l'Inter nel 2020. A Budapest potrebbe essere il suo ultimo grande appuntamento.
Siviglia Roma per Jesus Navas significa anche entrare nella storia dell'Europa League eguagliando il record di quattro vittorie di José Antonio Reyes e Kevin Gameiro. In caso di trionfo però diventerebbe l'unico calciatore a riuscirci sempre con la stessa maglia. Di fronte però c'è la Roma di Josè Mourinho che è uno specialista di finali europee e unico allenatore ad aver vinto tutte le competizioni continentali ancora attive. Un duello non solo in campo ma anche in panchina visto che l'arrivo di José Luis Mendilibar pochi mesi fa ha trasformato il Siviglia come racconta Jesus Navas ai microfoni della UEFA.
Jesus Navas è nato a Los Palacios y Villafranca, un comune vicino Siviglia per cui è stato naturale tifare i colori biancorossi. Il talento c'era e il club lo ha fatto crescere fino alla consacrazione in prima squadra e con la maglia della Spagna. Il grande salto al Manchester City dove ha mostrato tutte le sue qualità per poi tornare a casa nel 2017 alla scadenza del contratto con la società inglese.