Si è tenuto in queste ore il vertice Nato che ha visto coinvolti i ministri degli Esteri dei principali Paesi alleati: a introdurlo il segretario generale Jens Stoltenberg, che ha aperto la riunione di Oslo con un messaggio rivolto alla Russia.
Un allargamento che, in particolare, non può non riguardare l'Ucraina. Sull'adesione di Kiev alla Nato, Stoltenberg si dice "fiducioso che troveremo un consenso e la via da seguire e abbiamo già buone discussioni informali".
Tra i temi dell'incontro in Norvegia c'è anche una discussione sull'aiuto "a lungo termine" da rivolgere a Kiev. Nell'interesse della Nato c'è il proposito di "creare un quadro che garantisca la sicurezza dell'Ucraina", in modo che "quando la guerra finisce, la storia non si ripeta".
Sempre a proposito del conflitto in Ucraina, il segretario generale della Nato ha sottolineato come nell'Organizzazione "ora abbiamo esattamente la stessa posizione che avevamo all'inizio della guerra, e cioè che l'Ucraina ha il diritto di difendersi".
Per quanto riguarda invece l'adesione della Svezia alla Nato, c'è ancora da superare lo scoglio della reticenza di Recep Tayyip Erdogan. A tal proposito, Stoltenberg ha annunciato che si recherà presto ad Ankara per incontrare il leader turco.
Una chiosa, infine, sull'invio di truppe supplementari in Kosovo, per aiutare i militare a gestire le crescenti agitazioni. Negli scontri degli ultimi giorni nel nord del Paese erano rimasti feriti una ventina di uomini della Kfor, tra cui 11 italiani. Stoltenberg ha annunciato i rinforzi con l'invio, per il momento, di 700 militari.
Sulla questione dell'adesione ucraina alla Nato c'è da segnalare il punto di vista della Germania, espresso dalle parole della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. Durante la riunione informale dei ministri degli Esteri di Oslo, la ministra ha sottolineato come "è chiaro che non possiamo parlare di accettare nuovi membri nel bel mezzo di una guerra", pur mantenendo "la politica della porta aperta della Nato".
Proprio l'unità degli alleati è stata oggetto dell'encomio di Antony Blinken: il segretario di Stato Usa ha dichiarato che "la straordinaria unità e solidarietà dimostrata dall'Alleanza nell'ultimo anno e mezzo" è tra le principali ragioni per cui l'Ucraina è riuscita a rispondere all'aggressione russa.