Una firma attesa da giorni che finalmente è arrivata con Raffaele Palladino che ha rinnovato il contratto con il Monza fino al 2024. Un comunicato che mette la parole fine alle voci che volevano l'allenatore accostato a Juventus e Atalanta nel caso di addio di Allegri e Gasperini. Il tecnico di Mugnano di Napoli ha preso in corsa la squadra brianzola dopo un inizio shock con Giovanni Stroppa in panchina e risollevando le sorti di una stagione che doveva essere di sofferenza con la lotta salvezza. Bel gioco ed entusiasmo con tanti giocatori messi in mostra che hanno portato al decimo posto in classifica grazie all'ennesima grande intuizione di Adriano Galliani.
La gioia per la prima storica promozione del Monza si è infranta su un inizio di campionato da incubo. In panchina ci stava Giovanni Stroppa che ottiene appena un punto nelle prime sette giornate di Serie A. Un andamento troppo negativo per non provare a dare una scossa allo spogliatoio con Adriano Galliani che trova l'ennesimo coniglio dal suo cilindro magico scegliendo il debuttante Raffaele Palladino. Una decisione che stupisce tutti vista la totale assenza di esperienza dell'allenatore che è stato preferito a figure più navigate e pratiche di lotta salvezza. Il debutto tra l'altro è dei più ostici con la Juventus che arriva all'U-Power Stadium.
Il Monza gioca bene e stupisce tutti con la rete ad un quarto d'ora dal termine di Gytkjaer che batte Szczesny e regala la prima storica vittoria in Serie A ai biancorossi. La squadra prende fiducia ed è completamente trasformata rispetto alle prime uscite iniziando a macinare punti e diventando uno spauracchio per le big. Due vittorie sui bianconeri, una vittoria e un pareggio con l'Inter e batte il Napoli campione d'Italia in casa. Ora manca l'ultimo appuntamento della stagione sul terreno di gioco dell'Atalanta che decreterà la posizione finale in campionato, ma comunque vada sarà un trionfo.
La salvezza è stata raggiunta ad aprile lasciando l'ultimo mese come una passerella continua con la squadra che non ha mai preso sottogamba un appuntamento. Di Gregorio è stato uno dei migliori portieri della stagione inserito dalla Lega per la nomina a MVP vinta poi da Ivan Provedel. Ha revitalizzato Armando Izzo che è sembrato tornare ai fasti in maglia Torino. Sulle fasce Ciurria e Carlos Augusto sono state le armi in più con un anno straordinario fra gol e assist. In mezzo la consacrazione di Rovella in regia e Pessina come capitano e trascinatore tornato a casa. Davanti il fisico di Petagna, la voglia di Dany Mota e la qualità di Caprari. Un 3-5-2 con movimenti continui per non dare riferimenti ai compagni e una ottima proprietà di palleggio per arrivare all'area avversaria.
Raffaele Palladino ha saputo plasmare una squadra divertente che ora raccoglie i complimenti. La paura però era la fine del sogno visto che l'allenatore era a scadenza a giugno e già qualche squadra lo stava osservando, Juventus e Atalanta su tutte in caso di partenza di Massimiliano Allegri e Giampiero Gasperini. Nonostante questo Adriano Galliani manteneva la calma ribadendo che "è vero che con Palladino ci dobbiamo ancora incontrare, ma i patti sono che aspettiamo di raggiungere la salvezza. Nessun allarme particolare, ci siamo stretti la mano e confido che troveremo anche l'accordo economico".
Gli accordi sono stati rispettati. L'incontro c'è stato e la promessa si è trasformata in una firma che lega Raffaele Palladino al Monza fino al 2024. Un modo per ringraziare chi ha creduto in lui in un momento di difficoltà e per proseguire un percorso di crescita che non è ancora terminato.