Ci va giù duro Carlo Calenda. Il Segretario di Azione, ospite di Mezz’Ora in più su Rai 3, ha parlato di Elly Schlein senza mezze misure. Aggiungendo, niente più e niente meno, a quanto aveva già detto nei giorni scorsi Matteo Renzi. Azione ed Italia Viva, che in Parlamento si presentano come una federazione dai gruppi parlamentari uniti, sono sulla stessa lunghezza d’onda. Almeno su questo. Così Calenda nel suo intervento di oggi:
Il numero uno di Azione ha portato la discussione sui temi concreti. Ha parlato di Corte di conti – su cui si è dimostrato in linea con le decisioni del governo – ma anche dei problemi legati al potere d’acquisto degli italiani: Rispetto a questo va fatto: il salario minimo; la sospensione della quota capitale di mutuo da rimborsare; una detassazione completa di una mensilità per gli imprenditori che stanno facendo ottimi risultati. Servono risposte ai bisogni. Sia per far guadagnare di più che per far funzionare istruzione e sanità . Su queste cose Meloni non sta facendo nulla. Ma non solo Meloni. Perché Calenda, in un passaggio successivo, aggiunge che: La Schlein non ne parla. E poi:
Parlano la stessa lingua, Renzi e Calenda, quando si tratta di attaccare gli avversari politici. I problemi sorgono quando c’è bisogno di convergere e far funzionare le cose internamente. Ecco perché - e Calenda oggi lo ha chiaramente ribadito - non nascerà nessun partito del Terzo Polo. Le sue parole:
Ciò nonostante, c’è un Partito Democratico che è slittato a sinistra e che ha lasciato spazi interessanti al centro. Azione ed Italia Viva non possono ignorare questo. Carlo Calenda lo sa benissimo ed ha confermato che bisogna parlare ad una parte di quegli elettori del Partito Democratico – più orientati al centro – quindi, ha detto che:
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