Silvio Berlusconi, leader indiscusso di FI rimasto tale anche a discapito della malattia che l'ha colpito negli ultimi mesi, torna a parlare del suo partito. Secondo il Cavaliere sarà necessaria una riorganizzazione interna, ma l'obiettivo resta quello di continuare a «valorizzare il talento di ciascuno» senza rottamazioni impietose.
Così recita una nota dell'ex premier:
Sì dunque a cambiamenti nella gestione dei ruoli, negli obiettivi e nell'organizzazione interna, ma nessun cambiamento radicale in atto: Silvio Berlusconi non intende snaturare la facies più propria della sua forza politica.
Dal 1994, anno della scesa in campo del Cavaliere, ne è passata di acqua sotto i ponti. La storia di Italia, che in larga parte ha visto proprio Berlusconi come suo protagonista, è cambiata in questi 30 anni, tanto da rendere necessario un rinnovamento almeno parziale del partito guidato dall'ex Presidente italiano.
A fronte di questi imperativi dei nuovi tempi che corrono, Berlusconi risponde con la solita verve e con la ricerca di un equilibrio tra vecchio e nuovo che non sradicherà gli elementi che hanno fatto la storia di Fratelli d'Italia. La cosiddetta rivoluzione, quindi, non farà piazza pulita dell'attuale organizzazione del centro destra ma coinvolgerà «tutti valorizzando il talento di ciascuno, in funzione delle capacità e delle vocazioni personali».
Silvio Berlusconi si dice perplesso rispetto alle notizie che si rincorrono sui giornali a proposito della nuova facies che Forza Italia presenterà ai prossimi appuntamenti politici, in primis le elezioni europee. Il Cavaliere denuncia degli «esercizi di fantasia» da parte degli analisti politici, accusandoli di allontanarsi dalla ricostruzione di ciò che davvero sta accadendo all'interno del partito.
A conclusione della nota, Berlusconi si rincuora però dicendo che gli elettori, i membri del partito e gli alleati politici sono ben a conoscenza del suo modus operandi e che per questo non abboccheranno alle voci che millantano radicali cambiamenti in FI: