Accadde oggi, 9 giugno 1944: D-Day, il Terzo Reich contrattacca. Il famoso sbarco in Normandia da parte degli anglo-americani durante le ultime fasi della Seconda guerra mondiale, fu favorito anche dai tanti errori di sottovalutazione commessi dai tedeschi, i quali, iniziarono a spostare unità corazzate della Wermacht per respingere il nemico, soltanto tre giorni dopo il D-Day: il 9 giugno di 79 anni fa. Ma a quel punto era troppo tardi per frenare l’avanzata degli Alleati (nella foto: panzer tedeschi in azione).
Erwin Rommel, il generale incaricato da Adolf Hitler di difendere il Vallo Atlantico, aveva chiesto ai suoi uomini di inchiodare sulle spiagge gli avversari dicendo: Le prime 24 ore saranno decisive, inchiodateli sulle spiagge. Questo sarà il giorno più lungo. Questo non avvenne soprattutto perchè da Berlino non arrivò l’ordine di far convergere subito in Normandia le divisioni dislocate all’altezza dello Stretto di Calais, dove i nazisti si aspettavano l’invasione; ingannati anche dai depistaggi messi in atto dall’intelligence anglo-statunitense.
Alle richieste di aiuto immediato lanciate dai vertici tedeschi in Normandia, dalla capitale del Terzo Reich risposero che il Fuhrer non poteva essere disturbato in quanto aveva preso una pillola di sonnifero e dormiva profondamente. Come se non bastasse, altri generali invitarono quelli presenti nella Francia del Nord a non drammatizzare perchè c’era tempo per arginare l’invasione. Avevano torto. Come detto, la reazione di una Wermacht e di una Luftwaffe già in grande difficoltà, si concretizzò solo il 9 giugno del 1944. Dopo lo sbarco, la battaglia di Normandia terminò soltanto il 26 agosto.
Lo sbarco in Normandia fu una delle più grandi invasioni anfibie della storia, messa in atto dagli Alleati per aprire un secondo fronte in Europa, così come richiesto da Stalin mentre la sua Armata Rossa avanzava dall’Europa dell’est verso la Germania. L’invasione iniziò nelle prime ore di martedì 6 giugno 1944, quando toccarono terra le truppe alleate aviotrasportate, che aprirono la strada a quelle terrestri. All’alba del 6 giugno, precedute da un imponente bombardamento aeronavale, le fanterie sbarcarono su cinque spiagge che furono ribattezzate con i seguenti nomi in codice: Utah, Juno, Sword, Gold e Omaha. Su quest’ultima la resistenza tedesca fece il maggior numero di vittime tra le forze alleate.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. La Storia Oscura, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. A Spasso nel Tempo, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.