Al Senato si è discusso, e approvato, un emendamento al Decreto Lavoro che si propone di coccolare i lavoratori nel settore turistico. ll bonus estate, valido dal primo giugno al 21 settembre, verrà accordato ai dipendenti del turismo, inclusi quelli degli stabilimenti termali, e prevede
Qualora la misura dovesse essere definitivamente confermata, i benefici toccheranno i lavoratori privati che nel 2022 hanno dichiarato un reddito fino a 40mila euro. Chi sfora questa cifra non riceverà il bonus.
La Commissione Affari Sociale del Senato si aggiornerà martedì prossimo per discutere gli ultimi punti del provvedimento e sciogliere gli ultimi nodi.
Nel testo dell'emendamento discusso oggi in Senato vengono specificati anche gli obiettivi che una tale misura si propone di raggiugnere. Con questo provvedimento il Decreto Lavoro strizza l'occhio alla stabilità occupazionale e cerca di «sopperire alla eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale».
Secondo le prime stime, il costo della misura si aggirerà intorno ai 54,7 milioni per il 2023: soldi spesi bene per la Commissione Affari sociali, che punta tutto sul ridare vita ad un settore cruciale per l'Italia di oggi.
Il bonus previsto per questa estate non avrà un importo fisso. Come si legge nell'emendamento, infatti, al lavoratore spetterà un corrispettivo del 15% delle retribuzioni lorde sul lavoro notturno e straordinario. Dunque, i dipendenti di stabilimenti balneari, terme e alberghi riceveranno un compenso aggiuntivo direttamente proporzionale al loro monte ore.
Permangono ancora alcuni dubbi sulle tempistiche e sui metodi di erogazione del bonus: non è chiaro quando i dipendenti riceveranno il compenso previsto e chi sarà incaricato di calcolare l'importo dovuto.