10 Jun, 2023 - 12:06

Finale di Champions League, Julio Cruz: “In una gara secca non semp...

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Settimane di attesa e tensione, ma la partita più importante della stagione finalmente è arrivata. Appuntamento all’Atatürk Olimpiyat Stadyumu di Istambul con fischio di inizio alle ore 21. Il Manchester City affronta l’Inter in novanta minuti, o forse di più, che possono valere la storia. Per commentare la finale di Champions League, Julio Cruz è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Finale di Champions League, Julio Cruz a Tag24

Ci siamo. È la notte delle stelle, è la notte della storia, è la notte che tutti i tifosi nerazzurri stavano aspettando. O più semplicemente è la notte di Manchester City-Inter. Tutto è pronto, la squadra è carica, la tensione è tanta. Julio Cruz la maglia nerazzurra l’ha vestita per tanto tempo, conosce l’ambiente a cui è rimasto profondamente legato e ora si prepara a vivere la partita da tifoso. In esclusiva a Tag24 El Jardinero, come lo avevano soprannominato i suoi tifosi, ha rivelato cosa si aspetta e che emozioni sta provando.

L’Inter è pronta per questa finale ha esordito Cruz. A febbraio avevo detto che li vedevo bene, che in Champions stavano andando alla grande. Davanti avrà una squadra importante, sappiamo tutti le qualità del City. Ma in finale, in una gara secca, non è detto che vinca per forza chi è più forte. In novanta minuti può succedere di tutto. Mi aspetto tanto dai nerazzurri e spero di cuore che possano alzare la Coppa.

L’attacco dell’Inter

Inzaghi non ha grossi dubbi, ma le riserve sulla formazione saranno sciolte solo questa sera. Dal primo minuto comunque dovrebbe partite Dzeko, con Lukaku che ora è in forma e sarà pronto a subentrare. Da attaccante ad attaccanti, Julio Cruz ha detto cosa pensa di entrambi.

Non ho consigli da dare a Dzeko e Lukaku. Posso dire soltanto che sono forti entrambi, lo hanno dimostrato in campionato e ancora di più in Champions League. Edin sta giocando spesso titolare ed è in un momento di forma straordinario e intanto Big Rom è tornato ad essere quello che era due anni fa e per cui l’Inter lo ha richiamato. A chiunque dovesse scendere in campo dal primo minuto – ha continuato l’ex attaccante –auguro di fare bene, perché non avranno un’altra finale di Champions da giocare a breve. I difensori del City sono forti, non sarà facile, ma se l’Inter è al 100% può metterli in difficoltà.

Allenatori a confronto

Inzaghi da una parte, Guardiola dall’altra, vincere la Champions consentirebbe all’uno o all’altro di scrivere la storia del club. Di Pep c’è poco da dire – ha spiegato El Jardinero – sappiamo come lavora e come gestisce la squadra. Ovunque è andato ha vinto, ma al City manca la Champions ed è un traguardo a cui non vorrà rinunciare. Simone invece lo conosco bene, abbiamo giocato insieme alla Lazio. Mi fa tanto piacere vederlo in finale. Lo scudetto sfiorato lo scorso anno pesa sul suo percorso, ma aveva già fatto un grandissimo lavoro e in questa stagione ancora di più. So che è uno che guarda tante partite, le prepara alla perfezione. Avrà visionato decine di volte il Manchester City – ha aggiunto l’ex attaccante – lo avrà studiato insieme ai suoi giocatori. Lui e tutto il suo staff hanno una gran voglia di vincere, mi auguro che possano farcela stasera.

La storia di Cruz

Dal 2003 al 2009 Julio Cruz ha vestito la maglia dell’Inter. Sono stati anni felici in cui l’attaccante argentino, insieme ai nerazzurri ha vinto tanto. Ma non la Champions, quella è arrivata l’anno dopo, nel 2010 quando El Jardinero era approdato alla Lazio. Non ho alcun rimpianto – ha detto a Tag24 – nella mia carriera ovunque sono andato ho cercato di far bene e ho dato il massimo. Ho cercato sempre di vincere e all’Inter abbiamo scritto un bel pezzo di storia. Ho vissuto anni bellissimi. La cosa più importante oggi non è il mio passato ma è concentrarci sulla finale di questa sera. Tifo per loro, mi auguro di poter festeggiare il trofeo per tutto il popolo nerazzurro ma in generale per tutti gli italiani perché questo traguardo manca da tanti anni e l’Italia lo merita.

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Elisa Di Iorio
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