Gli esponenti del Partito popolare europeo sono arrivati a Roma per una due giorni sul ruolo del partito nell'Ue. Molti i temi sul tavolo, a cominciare dalla conferenza "Con i valori cristiani al centro: la classe dirigente per l'Europa di oggi e di domani". Un nome, un programma per capire qual è la bussola che guida il Ppe nel viaggio che porterà alle prossime elezioni europee. Paolo Alli racconta a Tag24 dell'incontro tra il Ppe e Alternativa Popolare, il partito di cui Stefano Bandecchi è il coordinatore nazionale. Dalla visione comune dell'Europa, passando per la guerra e i migranti. Molti sono i temi in comune evidenziati da Alli, che non esclude un incontro con Antonio Tajani perché "prima o poi dovremo parlare".
Presidente Alli, giovedì 8 giugno c'è stata una cena con gli esponenti del Partito popolare europeo e Forza Italia. Come è andata?
"La cena era nel programma di questa iniziativa organizzata dal Partito popolare europeo a Roma, che doveva avere come momento culminante l’udienza con il Papa. Poi purtroppo il papa è stato ricoverato in ospedale e il gruppo non ha potuto incontrare il Santo Padre. La prima giornata di questa due giorni, è stata dedicata a un seminario. È stato un momento d’incontro sul rapporto tra cristianesimo e politica. Erano presenti alcuni prelati del Vaticano. La sera c’è stata la cena dove c’erano i vertici del Ppe e lo stato maggiore di Forza Italia, con Antonio Tajani. C’è stato un discorso introduttivo di Manfred Weber e Tajani sulle prospettive, anche in vista delle prossime Europee".
Quindi non è stato un incontro propedeutico in vista delle elezioni europee?
"Il gruppo del partito popolare europeo periodicamente fa iniziative ospitate dall’uno o dall’altro partito dei vari paesi. Non era una iniziativa preelettorale in senso stretto".
A Terni?
Di Terni è chiaro che il Ppe a livello centrale è informato della vittoria di Bandecchi. Ma questo al momento non può prefigurare chissà quali scenari. Bandecchi ha vinto con Alternativa Popolare sconfiggendo il candidato del Centrodestra al ballottaggio, che è una dinamica che ci sta nelle questioni locali. Prefiguro qualche scenario nuovo a livello nazionale e internazionale, però è presto per dirlo. La cosa certa è che la vicenda di Terni è stata osservata attentamente dai vertici del Ppe".
E anche dal Centrodestra al Governo.
Sì, certo
Visto la sua grande esperienza a livello europeo, la sua figura può essere importante per far crescere Alternativa Popolare in Europa?
"A livello nazionale abbiamo bisogno di una leadership che in questo momento è Stefano Bandecchi, che sta crescendo molto. Io ho un profilo più da back-office, se vogliamo definirlo così. Ho una rete a livello internazionale grazie all’esperienza come presidente dell'Assemblea Parlamentare della Nato. Ho un rapporto continuo e costante con il Ppe. Do una mano a tenere insieme le reti internazionali che sono importanti.
Quali saranno i temi che vorrete portare in Europa?
"I temi sono quelli tradizionali del Ppe che anche Bandecchi cavalca a livello nazionale. Economia sociale di mercato, la centralità della persona e della famiglia. Ovviamente, sui temi più caldi del momento: la guerra, i conflitti. Dobbiamo spingere affinché la Ue diventi una unione politica. Il mio personale giudizio sull’Europa è che le reazioni delle istituzioni hanno avuto prima con la pandemia, poi con la guerra sono dei passi avanti rispetto all’Europa a cui eravamo abituati. Durante la pandemia si è reagito facendo un debito comune. E questo è una cosa mai accaduta prima. C’è una solidarietà tra paesi che cresce".
E la guerra?
"Nonostante Putin abbia tentato, anche con l’arma del ricatto del gas, di dividere i paesi europei, non è riuscito nell’intento perché tutti i paesi europei sono stati compatti. Sono segnali positivi, insieme anche a una parvenza di accordo sulle immigrazioni. L’Europa ha iniziato a muoversi. Questo è importantissimo perché senza l’Europa non andiamo da nessuna parte.
Ma c’è in programma un incontro con Antonio Tajani, vista la sua presenza durante la cena di giovedì?
No, non c’è in programma un incontro specifico. Noi dovremmo decidere come Alternativa Popolare se partecipare o non partecipare alle elezioni europee. È un discorso che stiamo valutando insieme a Bandecchi. Prima o poi bisognerà parlarsi però".