Sono andate in scena le prime tappa dalla competizione ciclistica ex Giro d'Italia Giovani Under 23
In questa settimana di giugno gli appassionati di ciclismo, ed ovviamente di sport in generale, possono dividersi tra due eventi allo stesso tempo diversi ma in fondo complementari. Stiamo parlando del Giro di Svizzera e del Giro Next Gen 2023. Le prime tappe della competizione elvetica non si sono affatto dimostrate avare di emozioni. La seconda tappa ha visto in volata la vittoria di Biniam Girmay (Intermarché), con il ciclista eritreo che ha tagliato il traguardo davanti il francese Arnaud Démare (Groupama) e il belga Wout Van Aert (Jumbo). Un trionfo sancito anche dalla gioiosa invasione dei tifosi eritrei accorsi ad abbracciare il loro beniamino. Ma non è mancato lo spettacolo nemmeno nella competizione italiana giovanile giunta alla quarantaseiesima edizione, nata dalle ceneri della gara Under-23 classificata 2.2U nel circuito UCI Europe Tour. Quest’anno la sfida ciclistica è passata dal controllo della romagnola Nuova Ciclistica Placci all’organizzazione di chi si occupa anche del Giro d’Italia, ovvero la RCS Sport che ne ha approfittato anche per ribattezzarla anche Giro Next Gen 2023. La corsa ha assunto subito i connotati della sfida ciclistica under 23 per eccellenza, tanto anche la RAI - annessa RaiPlay e Rai Sport - si è impegnata a proporre giornalmente contenuti sull’evento di cui si possono seguire gli aggiornamenti anche sul canale ufficiale Twitter del Giro d’Italia. Ma vediamo allora chi si è aggiudicato le prime tre tappe.
Ad aggiudicarsi la prima corsa, la a Agliè-Agliè Tudor ITT da 9.4 km, è stato Alec Segaert della Lotto Dstny Development Team con un tabellino che recita 10’45’’ di percorrenza. Dietro di lui si sono posizionati a 11″ Loe Van Belle della Jumbo-Visma Development Team e Aivaras Mikutis per la Tudor Pro Cycling Team U23 a 13″ di distacco. Una vittoria che ha acceso subito l’attenzione sul ciclista belga, primo detentore della maglia rosa di chi domina la classifica generale. Così tutti si sono chiesti se Segaert fosse pronto per bissare l’exploit della prima uscita crono anche nella seconda tappa San Francesco al Campo - Cherasco. A spuntarla alla fine dei centocinquanta chilometri è però Gil Gelders (Soudal Quick Step Devo Team) con un tempo di 3h37’58’’. La vera notizia però è la presenza sulle altre due posizioni del podio di ben due italiani: Francesco Busatto e Davide De Pretto. Uno score significato a dimostrazione che l’Italia c’è. Così, dopo le prime due tappa la classifica generale vede al primo posto sempre Alec Segaert, seguito da Loe van Belle e Jonathan Vervenne. Una classifica generale da cui Segaert non si è voluto smuovere nemmeno nella terza tappa, nella quale non ha vinto ma ha gareggiato in modo da non cedere la tanto ambita maglia rosa. Tutto ciò non ha fatto altro che accentuare ancora di più l’agonismo e la sfida tra i centosettantacinque ciclisti partecipanti, pronti a dare tutto per di trionfare in una delle tappe del giro. Infatti, la corsa targata Priocca-Magenta di 146 km è stata vinta da Luke Lamperti della Trinity Racing, in grado di superare Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD) e Tim Torn Teutenberg (Leopard TOGT Pro Cycling). La sopracitata classifica generale alla conclusione della terza tappa vede quindi:
1 – Alec Segaert (Lotto Dstny Development Team)
2 – Loe Van Belle (Jumbo-Visma Development Team)
3 – Jonathan Vervenne (Soudal Quick-Step Devo Team)
E qualora non bastasse, ricordiamo ai nostri lettori che la prossima tappa, la quarta, è delle location nonchè delle sfide più spettacolari previste dal Giro: ovvero quella combattuta in prossimità dello Stelvio.