19 Jun, 2023 - 10:50

Nuoto, Sette Colli 2023: tutto pronto per la 59º edizione

Giovedì 22 giugno 2023 alle 12:00 a Roma si terrà la conferenza stampa di presentazione della 59º edizione del Trofeo internazionale di nuoto Sette Colli

Sette Colli 2023: giovedì la conferenza stampa di presentazione

L’attesa sta per finire e poco alla volta ci si avvicina sempre di più alla data di inizio, fissata per venerdì 23 giugno, della 59º edizione del Trofeo internazionale di nuoto Sette Colli organizzato come sempre dalla Federazione Italiana Nuoto. Il sfida tra i nuotatori si svolgerà come sempre a Roma, presso il Complesso natatorio del Foro Italico. E come ogni grande evento che si rispetti non può mancare la conferenza stampa di presentazione. Una opportunità imperdibile per conoscere le novità e cosa ci aspetta nella nuova edizione della sfida individuale capitolina. Quindi segnate sul calendario la data di giovedì 22 giugno, ore 12.00. Luogo: sala stampa We Sport Up allo Stadio del Nuoto, ingresso viale delle Olimpiadi. A presenziare l’evento troveremo: Vito Cozzoli (Presidente di Sport e Salute), Andrea Pieri (il vicepresidente della Federazione Italiana Nuoto), Cesare Butini (Direttore tecnico delle squadre nazionali), e Sandro Campagna, Commissario tecnico del Settebello. Ai nomi sopracitati si aggiungeranno alcuni membri delle nazionali di nuoto e pallanuoto.

Qualche giorno fa avevamo parlato del Sette Colli in occasione di un annuncio molto importante. Ovvero il ritiro del nuoto di Fabio Scozzoli, capitano della nazionale italiana di nuoto, campione italiano ed europeo. L’atleta di Lugo, classe 1988, uno dei nostri migliori nuotatori di sempre, con un palmares invidiabile, ha annunciato con un lungo messaggio il suo ritiro, affermando che questa edizione del trofeo sarebbe stata l’ultima per lui. Ovviamente non si ritirerà in maniera assoluto dal nuoto, ma proseguirà come come allenatore e preparatore atletico.

Meglio fermarsi, anche se non pensavo che sarebbe arrivato così in fretta questo momento. Bisogna essere sinceri con se stessi: il corpo non risponde più a certe sollecitazioni e dunque meglio dedicarsi ad altro e cercare di fare il massimo nel nuovo ruolo di preparatore atletico e allenatore. L’anno scorso ho disputato una buona stagione, arrivando a sfiorare la medaglia europea, perché se fossi riuscito a fare tre centesimi in meno nei 50 la medaglia che meritatamente ha conquistato il mio compagno di squadra Simone Cerasuolo nei 50, sarebbe potuta essere mia e avrei chiuso lì la mia carriera. Ci ho riprovato, quando sono andato sotto i ferri sapevo dei rischi che correvo e sapevo che quell’intervento avrebbe potuto porre fine alla mia carriera. E’ stato così e non ho rimpianti.

Ai Giochi di Londra è legato il ricordo più brutto e credo di avere capito, a distanza di tanti anni, quale fu il problema. Il momento più bello? L’Europeo di Budapest. Avevo lavorato per salire sul podio nei 100, ma mai avrei pensato di vincere i 50: il tocco sulla piastra, il podio, l’inno, l’emozione, ricordo tutto di quel giorno, è stato il massimo e spero di rivivere ancora emozioni simili da allenatore.

Questi alcuni sentiti stralci della sua dichiarazione d’addio.