Il Governo va avanti sulla Riforma della giustizia presentata dal Guardasigilli Carlo Nordio in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana e blindata dall'Esecutivo. "Siamo assolutamente a sostegno dell'avvio della riforma giustizia, perché il tema della abuso d'ufficio, del traffico di influenze e della tutela della vita di milioni di cittadini e famiglie è l'inizio di una riforma", ha detto in mattinata il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini mentre il vice premier Antonio Tajani ricorda l'importanza della separazione tra i poteri dello Stato. Il testo del disegno di legge presenta importanti modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all’Ordinamento giudiziario. Tra le novità però più discusse della riforma c'è l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Sul punto la politica si dimostra divisa, con i sindaci in prima linea nel concedere un plauso all'abolizione di una fattispecie giuridica che negli anni ha rischiato di paralizzare l'azione del decisore pubblico. Anche il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha espresso un plauso alla riforma della giustizia:
Contrari all'abolizione del reato di abuso d'ufficio si dicono il Partito Democratico, con la Segretaria Schlein che sottolinea come metterebbe l'Italia in contrasto con l'Unione europea, così come Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Favorevoli oltre a Forza Italia ovviamente anche i partiti della maggioranza, anche se Lega e Fratelli d'Italia avrebbero probabilmente apprezzato un approccio più morbido. Sulla linea possibilista anche Stefano Bandecchi che aggiunge:
L'iter della riforma entrerà nel vivo la prossima settimana con la presentazione alla Camera, intanto è attesa per la giornata di martedì la bollinatura del testo da parte del Ministero dell'Economia.