Dopo il servizio Report che ha visto coinvolta Daniela Santanchè è stata attivata una petizione online per richiederne le dimissioni come ministra del Turismo: in meno di un giorno sono state raccolte ben 12mila firme. La petizione online è stata lanciata da Verdi e Sinistra Italiana, all'opposizione nell'attuale composizione del parlamento. L'inchiesta di Report che ha scatenato il caos intorno al governo era incentrata sulla gestione delle società Visibilia e Ki Group, aziende legate alla ministra. Santanchè si è subito difesa definendo l’inchiesta, mandata in onda lo scorso 19 giugno, una rappresentazione suggestiva ed unilaterale.
Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, su Twitter ha sottolineato il risultato positivo raggiunto in meno di 24 ore, fissando un nuovo obiettivo: "Arriviamo a 100 mila nei prossimi giorni, continuiamo fino alle dimissioni". Sempre su Twitter, nel frattempo, è andato in tendenza l'hashtag #Santanché_Open_to_DIMISSIONI, con la chiara ed esplicita richiesta rivolta a Santanchè di lasciare il proprio incarico da ministra. All'interno della petizione si spiega in modo più articolato:
Tuttavia, nemmeno da parte degli alleati di governo la reazione è stata di sostegno senza riserve. Tanto la Lega, con i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, quanto Forza Italia, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, ausicano un chiarimento in Aula da parte del ministro. Non è dello stesso avviso Fratelli d'Italia, secondo cui qualsiasi discorso o spiegazione da parte di Santanchè sarebbe superflua. La posizione di Santanchè emergerebbe già dalla querela a Report, secondo quanto sostiene il presidente dei deputati di Fdi Tommaso Foti: