Le elezioni regionali in Molise vedono una vittoria inequivocabile del centrodestra. Francesco Roberti, già Sindaco di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso, ha vinto sul candidato della coalizione progressista – Roberto Gravina – e sull’indipendente Emilio Izzo. Lo fa in maniera maiuscola con una percentuale che, superando abbondantemente il 60%, consegna alla sua coalizione il premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale della Regione. Sarà una maggioranza bulgara, quindi, quella che sosterrà il neopresidente Roberti. È un segnale di salubrità importante per il centrodestra che si conferma anche in una Regione che, seppur piccola, lo vedeva con incumbent quindi propenso al referendum popolare sull’operato. L’avvicendamento di leadership (la candidatura non è caduta sul Presidente uscente, Donato Toma, ma appunto su Francesco Roberti) deve aver aiutato nel conferire quel piccolo elemento di novità – quanto basta – per dare nuove motivazioni all’elettorato di riferimento. Un centrodestra che esce quindi più forte e con più consapevole anche visto il momento. La vittoria, a ben vedere, arriva dopo la morte di Silvio Berlusconi. E, soprattutto, nei giorni in cui la coalizione di governo vive i primi sussulti interni: prima i ritardi sul PNRR, poi le divisioni interne sull’attivazione del Mes, infine il caso che ha colpito il Ministro Daniela Santanché.
Le elezioni Regionali in Molise erano un’occasione importante per misurare la portata della nuova intesa trovata tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein. I leader dei rispettivi partiti, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, stanno lavorando per ricomporre l’asse giallorosso che diede vita al governo Conte II e che tenne botta anche sotto il governo Draghi. È proprio con la crisi dell’esecutivo guidato dall’ex capo della BCE che l’asse è venuto meno ma Elly Schlein, nuova segretaria dem, ha deciso di mettersi sotto per recuperare l’intesa. Da soli non si vince, d’altronde, e forse, contro questo centrodestra, non basta nemmeno stare insieme. Ne è riprova il caso molisano. Conte e Schlein hanno sugellato un patto a Campobasso dove, nei giorni scorsi, si sono visti per un caffè. Il campo largo s’è fatto, mancava solo il Terzo Polo all’appello che ha deciso – con Italia Viva – di appoggiare Roberti. Ma non è andata bene. Il campo largo è da rifare ma, soprattutto, è lungo da fare. Nel senso che servirà tempo – e non è detto che basti - prima che questo diventi un qualche cosa di appetibile per l’elettorato.
Intanto il candidato dei due partiti, e della coalizione progressista tutta, fa mea culpa ed invita a ripartire. Parliamo di Roberto Gravina, candidato espressione 5 stelle, Sindaco di Campobasso, da oggi consigliere Regionale di opposizione. Le sue parole su Facebook:
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