È tornato libero, dopo aver ottenuto uno sconto di pena, Rubin Talaban, il 41enne di origini albanesi condannato per aver sfregiato con l'acido l'avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali in concorso con un complice. A rendere nota la notizia della sua scarcerazione è il Messaggero, secondo cui l'uomo si troverebbe ora nel suo Paese d'origine. Per 10 anni, come previsto dalla normativa italiana in caso di reati commessi da stranieri, non potrà tornare in Italia. I fatti risalgono al 2013. La vittima, che con grande sforzo è riuscita a superare la vicenda, ha ammesso di essere più preoccupata per le sorti del suo ex, Luca Varani, mandante dell'aggressione.
A Talaban era stata riconosciuta una pena di 12 anni. Con la buona condotta, avrebbe dovuto uscire, quindi, il 9 ottobre del 2024. Lo scorso aprile, invece, il giudice gli ha concesso la libertà. A renderlo noto è il Messaggero, che fa sapere che l'uomo si sarebbe avvalso di una norma sui reati commessi in Italia da cittadini stranieri, che prevede uno sconto di pena per coloro che accettino la possibilità di essere espulsi dal territorio nazionale. Dopo aver scontato 10 anni di reclusione, Talaban sarebbe quindi tornato libero in Albania, ma in Italia non potrà tornare per 10 anni.
Nel 2013 era stato condannato in via definitiva insieme ad un suo connazionale, Altistin Precetaj, per aver sfregiato con l'acido, deturpandone il volto, l'avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali, su richiesta del suo ex compagno, Luca Varani, condannato a 20 anni di carcere. Da allora la vittima ha dovuto affrontare un lungo percorso di recupero, sia fisico (ha subìto oltre venti interventi chirurgici), sia psicologico, per superare la vicenda ed imparare ad accettare il suo nuovo aspetto.
Nel 2019, dal carcere in cui era recluso, Talaban le aveva chiesto di perdonarlo, dopo che, nel corso del processo, aveva negato ogni accusa, sostenendo di essere innocente. Annibali gli aveva risposto pubblicamente, affermando:
Cosa che in effetti è successa.
A preoccuparla non sono i due esecutori materiali dell'aggressione, ma il mandante, il suo ex compagno.
L'uomo dovrebbe uscire dal carcere nel 2033, perché è stato condannato in via definitiva a 20 anni. Con la buona condotta potrebbe però ottenere uno sconto di pena. Anche perché, al momento dei fatti, era tossicodipendente. Una delle possibilità, quindi, è che finisca di scontare la condanna in una comunità di recupero.
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