Accusato di essere omofobo per le parole utilizzate in un’intervista nei confronti del calciatore Jakob Jankto in merito al suo coming out, oggi il ministro dello Sport Andrea Abodi è tornato sull’argomento rispondendo alle critiche che hanno scatenato il mondo del web e non solo.
Piovono polemiche sul ministro dello Sport, Andrea Abodi, per le dichiarazioni rilasciate a Radio 24, sul calciatore ceco Jakob Jankto, che la scorsa stagione ha rivelato di essere omosessuale.
Il ministro aveva infatti sottolineato come non amasse nessun tipo di ostentazione ma che, nonostante ciò, ogni scelta andasse rispettata.
Sul suo profilo Twitter, Abodi aveva poi precisato: A esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?.
Rispetto le opinioni, anche di chi non ha ascoltato, di chi ha tagliato e cucito tradendo il mio pensiero, nascondendo il mio rispetto per la persona. Offro questo contributo libero de @LaStampa buona giornata pic.twitter.com/L8WDBI9722
— Andrea Abodi (@andreaabodi) July 11, 2023
Il centrocampista che indosserà la maglia del Cagliari nella stagione 2023/2024 è tornato indirettamente al centro del dibattito poiché le parole del ministro dello Sport sono state considerate da molti discutibili. Per questa ragione oggi l’ex consigliere federale della FIGC ha voluto chiarire ulteriormente il suo pensiero:
Secondo il responsabile del dicastero per lo Sport, Jankto ha fatto certamente bene a fare coming out. Spero che ognuno si senta libero di poter dire il proprio orientamento sessuale, ha aggiunto Andrea Abodi, che ha poi comunicato di voler parlare direttamente con il calciatore per eviatre ulteriori fraintendimenti.
Ostentazioni ed esagerazioni: ciò che al ministro Andrea Abodi non piace è l’eccesso estetico del Pride. Siamo in democrazia. Il Pride deve essere quello che gli organizzatori decidono che sia ma mi auguro di poter esprimere un sentimento nei confronti di certi eccessi estetici. Se gli organizzatori ritengono che questi eccessi possano trovare posto nei Pride mi va bene ma non mi si può togliere la possibilità di dire che alcune ostentazioni sono eccessive, è il mio pensiero.