Accadde oggi 13 luglio 1814: la nascita dell'Arma dei Carabinieri. L’Arma fu istituita nello Stato sabaudo da Vittorio Emanuele I, re di Sardegna e duca di Savoia. Il regolamento generale, che ne disciplinò la vita per oltre 60 anni, fu promulgato invece nel 1822. Mentre, nel 1861, nell’Italia unita, il corpo acquisì la posizione di prima arma del nuovo esercito nazionale. Poi con regio decreto 1680/31 dicembre 1922, venne stabilito che i Carabinieri costituissero l’unica forza armata in servizio permanente di pubblica sicurezza.
Lo stesso regio decreto decise che i Carabinieri esercitassero alle dipendenze del ministero dell’Interno, le attribuzioni di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza già demandate ad altri corpi. I Carabinieri parteciparono valorosamente alle guerre d’indipendenza risorgimentali e alla guerra di Libia, e si distinsero nei conflitti mondiali come unità tattiche autonome di combattimento, oltre che nella guerra di liberazione dal nazifascismo.
La struttura organizzativa dell’Arma è composta dal comando generale e dalla organizzazione addestrativa, territoriale, mobile e speciale; senza dimenticare i reparti per esigenze specifiche. Questo consente una presenza capillare sul territorio nazionale con reparti dedicati, in via prioritaria o esclusiva, all’espletamento di servizi di ordine pubblico e soccorso.
I Carabinieri sono impegnati anche in occasione di calamità naturali e per la tutela dell’ambiente, del patrimonio artistico, del lavoro, della salute. Inoltre, esistono unità dei Carabinieri per esigenze specifiche, quali: il reggimento dei corazzieri o le unità navali. Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri è nominato con decreto del presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri.