Era annunciato, ed eccolo qui. È scontro, nella Commissione Lavoro della Camera dei deputati, sul salario minimo. Il governo non ne ha mai fatto mistero: è massima la contrarietà nei confronti della misura caldeggiata dalle opposizioni unite ad eccezione di Italia Viva. Parliamo della proposta per la contrattazione collettiva che impone una soglia minima, sotto la quale non è possibile scendere, di 9 euro l’ora per i contratti dei lavoratori e delle lavoratrici. Prima Giorgia Meloni poi la titolare del ministero al ramo, Elvira Calderone, hanno fatto sapere che quella paventata dalle opposizioni non sarebbe una strada percorribile per legge. E quindi, la maggioranza di governo, si è adoperata per affossare la proposta.
L’affossamento è avvenuto attraverso gli strumenti tecnici delle istituzioni: i partiti – tutti – della maggioranza di centrodestra hanno presentato un emendamento soppressivo della proposta di salario minimo. Il testo recapitato all’ufficio della Commissione Lavoro contiene un verbo inequivocabile: Sopprimerlo. Non c'è spazio alle interpretazioni e nemmeno alle discussioni e questo fa adirare i partiti di opposizione che non accettano, al di là dell’operazione di affossamento in sé, la totale chiusura ad un confronto sul merito. Ma il governo Meloni procede dritto e convinto.
Lo scontro, che per questioni evidentemente numeriche non può portare ad esito diverso da quello imposto dalla maggioranza di centrodestra, in corso ora in Commissione Lavoro. Arturo Scotto, capogruppo del Partito Democratico all’interno della Commissione, si fa portavoce dell’idem sentire delle opposizioni. Le sue parole:
E ancora:
Ma è una partita che si gioca anche fuori dal palazzo e si declina in dichiarazioni ed interventi dai vari leader di partito. Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, è intervenuta direttamente da Bruxelles in seno al pre-vertice Ue-Celac:
Antonio Tajani, neosegretario di Forza Italia, commenta così:
Insomma, è una battaglia che si gioca dentro e fuori le istituzioni. E che andrà avanti anche dopo la seduta di commissione odierna e nonostante l’affossamento da parte della maggioranza. Le opposizioni andranno avanti. Parola – tra le altre – della Senatrice M5s Barbara Floridia: