18 Jul, 2023 - 19:45

Caldo, Inps: "Con oltre 35 gradi si può chiedere la cassa integrazione": ecco a chi è rivolta

Caldo, Inps: "Con oltre 35 gradi si può chiedere la cassa integrazione": ecco a chi è rivolta

L'anticiclone Caronte continua a spingere in alto le temperature nel nostro Paese e a causa del caldo estremo, l'Inps ha deciso che sopra i 35 gradi, è possibile richiedere la cassa integrazione ordinaria per quei lavori che devono essere svolti sotto il sole o utilizzando materiali che non sopportano il calore. È quanto prevede l’Inps dal 2017 secondo quanto riportato in un decalogo dell’INAIL sul lavoro in caso di alte temperature.

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Considerata l’eccezionale ondata di calore che sta interessando tutto il territorio nazionale e l’incidenza che queste condizioni climatiche possono determinare sulle attività lavorative, ricorda l'Inps sul suo sito, la causale eventi meteo è invocabile dal datore di lavoro anche in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature elevate, cioè di norma superiori ai 35 gradi.

Caldo Inps cassa integrazione: che tipi di lavoro possono chiederla?

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Tra i tipi di lavoro che possono richiedere la cassa integrazione con temperature oltre i 35 gradi, come riporta l’Inps, ci sono quelli di stesura del manto stradale, di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione e, in generale, tutte le fasi lavorative che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o macchinari particolarmente sensibili al forte calore.

L'appello dei sindacati: "Non si può morire di caldo al lavoro

La nota del segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani:

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Le temperature eccezionali di queste giornate ci richiamano alla necessità di introdurre misure di prevenzione mirate a salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori adibiti a ruoli, in particolare all'esterno, particolarmente esposti alle condizioni climatiche. E aggiunge il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini:L’ondata di calore che sta interessando il nostro Paese - ha sottolineato - aumenta pericolosamente i rischi sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e, purtroppo, ha già provocato due morti in questi ultimi giorni. Tutto questo è inaccettabile.
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Giuseppa Giordano
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