È (ri)nata a Cesena per mano del presidente del Pd e della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Si chiama Energia popolare, contiene gli esponenti del partito anche lontani dalla linea Schlein e non è una corrente interna al Partito democratico. Lo assicura lo stesso Bonaccini, mentre il neo-nominato coordinatore della Fondazione, Nicola Zingaretti, da Roma allarga le braccia:
"(Ri)nata" perché Energia popolare è l'ex mozione del partito ora tornata in auge. Spiega il governatore:
Altra rassicurazione quella di non voler "tagliare il ramo di Elly Schlein perché è lo stesso su cui siamo seduti tutti noi", mentre sono diverse le questioni su cui la "non corrente" dovrà esprimersi, come i rapporti con i Cinque Stelle e il tandem Calenda-Renzi. Sebbene i segnali siano evidenti sin d'ora:
I nomi di questo fronte interno sono quelli, tra gli altri, di Fassino, Picierno e persino di Guerini di Base riformista. C'è anche chi imputa una eccessiva personalizzazione della segreteria Schlein e criticano scelte come quella, appunto, di Zingaretti al posto di Cuperlo in Fondazione.
Così, infine, Bonaccini nel commentare l'incontro di Cesena:
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