Le opposizioni criticano duramente quanto emerso dalla conferenza sui migranti organizzata da Giorgia Meloni alla Farnesina. Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi e Sinistra parla di "banali parole e retorica", mentre Riccardo Magi di +Europa sottolinea come l'incontro non abbia messo al centro il tema dei diritti dei migranti. Infine, il Movimento 5 Stelle denuncia come il governo abbia "appaltato" il progetto del blocco navale ai paesi del Nord Africa.
Conferenza sui migranti, opposizioni dure col governo Meloni, Fratoianni (AVS): "Retorica ed egoismo"
Si è tenuta oggi alla Farnesina, a Roma, la prima Conferenza internazionale su Sviluppo e Migrazioni, organizzata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Scopo della conferenza, creare un confronto diretto tra i vertici delle istituzioni europee e i rappresentanti dei paesi del Mediterraneo, in modo da elaborare una strategia comune di contenimento e gestione dei flussi migratori.
Tuttavia, da parte delle opposizioni non c'è entusiasmo verso l'iniziativa della premier Meloni. Nicola Fratoianni, dell'Alleanza Verdi e Sinistra, commenta su Twitter parlando di un vertice segnato da "retorica" ed "egoismo".
C’è davvero un abisso tra il dignitoso appello di Papa Francesco di non ignorare il dramma dei migranti che muoiono nel deserto e nel Mediterraneo e le banali parole di Meloni, Tajani e di qualche dittatore nordafricano intrise nient’altro che di retorica e di egoismo.
C’è un abisso tra il dignitoso appello di #PapaFrancesco di non ignorare il dramma dei #migranti che muoiono nel deserto e nel Mediterraneo e le banali parole di #Meloni, #Tajani e di qualche dittatore nordafricano intrise di retorica e di egoismo. pic.twitter.com/dGJeOH1YT1— nicola fratoianni (@NFratoianni) July 23, 2023
Magi (+Europa): "Blocco navale appaltato ai paesi del Nord Africa"
Ancora più dure le parole del segretario di +Europa, Riccardo Magi, per il quale il vertice ha totalmente dimenticato i diritti dei migranti.
Magi ritiene, infatti, che l'unico risultato concreto perseguito dalla conferenza voluta dalla Meloni, fosse l'affidamento ai paesi del Nord Africa del blocco navale per bloccare le imbarcazioni in fuga dalle loro coste. Una condizione che li esporrà, sostiene Magi, a rischi ben maggiori rispetto a quelli, già elevati, che affrontano attualmente.
Alla conferenza del Mediterraneo organizzata da Giorgia Meloni c’è un grande assente: la parola 'diritti dei migranti'. Finalmente, dopo l’accordo con la Tunisia, abbiamo capito in cosa consiste il piano Mattei: appaltare ai paesi del Nord Africa il tanto sbandierato blocco navale, irrealizzabile e insostenibile giuridicamente a livello di diritto europeo e internazionale, in barba ai diritti di chi parte: e dunque, in una sorta di accordo con la Libia-bis, i migranti saranno trattenuti nei paesi di partenza senza che nessuno possa verificarne le condizioni e il trattamento a loro riservato. E saranno in balia delle guardie costiere di questi Paesi che, come abbiamo visto, non si fanno problemi ad aprire il fuoco sulle imbarcazioni di migranti.
Magi conclude auspicando un modello di accoglienza diverso, incentrato su un piano di soccorso a livello europeo.
Alla conferenza del Mediterraneo organizzata da Giorgia Meloni c’è un grande assente: la parola diritti dei migranti.Finalmente, dopo l’accordo con la Tunisia, abbiamo capito in cosa consiste il piano Mattei: appaltare ai paesi del Nord Africa il tanto sbandierato blocco…— Riccardo Magi (@riccardomagi) July 23, 2023
Conferenza sui migranti, opposizioni contro l'esclusione della Francia dal vertice, M5S: "Incomprensibile"
Anche la nota dei parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri di Camera e Senato denuncia l'appalto del meccanismo dei blocchi navali, accusando di "retorica" e "propaganda" la conferenza.
I Pentastellati si chiedono, infine, quale sia il motivo dell'esclusione della Francia dalla conferenza, vista la sua incidenza sulle questioni che riguardano l'Africa e i flussi migratori, temendo una nuova escalation delle tensioni tra Roma e Parigi.
L'esclusione della Francia dal summit risulta incomprensibile vista la rilevanza del ruolo di Parigi in Africa, a meno di non voler interpretare questa scelta con la volontà di voler aprire una nuova frattura con Parigi.