Due gli arresti messi a segno dalla polizia di Padova nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Alert Deda, un 24enne albanese residente da anni in città. I due uomini fermati, anche loro di origine albanese, sono indagati anche per il tentato omicidio di altri due connazionali.
Secondo quanto ricostruito dalle prime analisi degli inquirenti, I due presunti killer, di appena 19 e 24 anni, avrebbero ucciso Deda a coltellate e si sarebbero poi accordati per scappare dall'Italia. La polizia stradale ha infatti intercettato i due omicidi poco più che ragazzini a circa 20 km dal confine con la Slovenia, all'altezza dello svincolo Villesse. Gli arresti risalgono alla tarda serata di domenica 23 luglio.
Gli agenti della polizia stradale di Gorizia hanno individuato i due presunti uccisori di Alberti Deda nonostante avessero cambiato gli indumenti che avevano indosso con abiti nuovi di zecca, tanto che alcuni di questi avevano ancora il cartellino attaccato. Il riconoscimento dei ricercati è stato avvallato anche dalle ferite che i due presentavano sulle mani, compatibili con l'ipotesi di una lite finita in tragedia.
L'omicidio di Deda sarebbe infatti avvenuto nel corso di un violento litigio: i due killer avrebbero incontrato la vittima nel suo appartamento in via Dorighello nel quartiere Forcellini, la conversazione si sarebbe presto fatta violenta e, quando Albert Deda ha provato a scappare per le scale del condominio, i due ragazzi l'avrebbero raggiunto e accoltellato.
Davanti al misfatto, gli omicidi si sono allontanati dall'abitazione a bordo dell'auto che è stata poi immortalata dalle telecamere di sicurezza autostradali, diretti in Slovenia.
L'uccisione di Albert Deda, secondo quanto ricostruito tramite la raccolta di prove e le testimonianze, sarebbe avvenuta domenica 23 luglio a causa di una lite. Nell'accesa discussione dovevano essere coinvolti anche gli altri due ragazzi, i quali, rimasti feriti, costeranno al 19enne e al 24enne fermati ieri in serata anche l'accusa di tentato omicidio.
Gli inquirenti stanno ancora indagando su quale possa essere il movente del litigio culminato in un accoltellamento mortale. I due ragazzi sopravvissuti alla violenta lite sono ancora ricoverati in gravi condizioni all'ospedale cittadino e non sono in grado di essere interrogati. Le indagini dovranno dunque attendere un miglioramento delle loro condizioni per poter chiarire l'origine del giallo.