Assegno Unico e Universale: con la pubblicazione del messaggio n. 2856 del 1° agosto 2023 l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato quali sono i nuovi criteri di gestione per quanto riguarda la domanda relativa all'assegno unico e, nello specifico, nel caso in cui l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che viene presentato abbia delle omissioni o delle difformità.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento agli importi che sono stati previsti all'interno della tabella 1 allegata al decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021.
Come abbiamo accennato durante il corso del precedente paragrafo, l'importo relativo all'Assegno Unico e Universale dipende dall'ISEE del nucleo familiare che fa domanda per il contributo economico e, dunque, dalle disposizioni che sono contenute all'interno del decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021.
Tale importo, nello specifico, viene adeguato in base all'indice del costo della vita e varia in base a quanto previsto all'interno dell'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) n. 159 del 5 dicembre 2013 (ISEE minorenni) e in base a quanto previsto all'interno dell'art. 9 dello stesso decreto (ISEE minorenni corrente), nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti dei componenti di età inferiore a 18 anni.
L'importo dell'assegno nel caso in cui all'interno del nucleo familiare siano presenti dei figli maggiorenni, invece, dipende dalle seguenti previsioni normative:
Può capitare, però, che l'ISEE presentato per il calcolo della prestazione economica abbia delle omissioni o delle difformità.
In questo caso:
Il soggetto interessato avrà la possibilità di regolarizzare la propria situazione attraverso l'utilizzo di una delle seguenti modalità:
Nel caso in cui l'omissione riguardi il patrimonio mobiliare, ecco quali sono i documenti che bisogna presentare per dimostrare la completezza e la veridicità dei dati all'INPS:
Nel caso in cui l'omissione riguardi il reddito, invece, dovranno essere forniti i documenti rilasciati dall'Agenzia delle Entrate che possano attestare che l'omissione segnalata dall'Istituto non è più valida.