Il nostro Paese si prepara a dire definitivamente addio alle cabine telefoniche, con Tim che è pronta alla loro rimozione entro fine 2023. Un provvedimento concretizzato prima del previsto, quello annunciato durante la conferenza sui conti del semestre di oggi.
Nei prossimi mesi, dunque, le 16mila postazioni pubbliche sparse per le strade di tutta Italia verranno smantellate. L'originale data di scadenza per le cabine telefoniche era il 2026, ma negli scorsi mesi l'Agcom aveva dato il via libera ad anticipare i tempi.
Una decisione arrivata dopo una consultazione pubblica, che aveva stabilito che per l'ex Telecom fosse cessato l'obbligo di garantire il servizio pubblico. Quasi tutti gli operatori del settore si sono trovati d'accordo su quest'ultimo punto.
L'annuncio ufficiale è arrivato durante la conferenza sui conti del semestre di Tim. Il management dell'azienda ha spiegato che l'anticipazione del piano rientra nell'ambito di alcuni interventi di risparmio, che passano da decomissioning, energia e real estate.
Non proprio tutte le cabine telefoniche, tuttavia, andranno in pensione. A rimanere in vita saranno quelle ubicate in luoghi di interesse sociale: carceri, caserme e ospedali. Altri cabinati resteranno in piedi nei luoghi dove non arriva la copertura della rete mobile, come ad esempio nei rifugi di montagna. Tim fa sapere che rimarranno un totale di 1.801 postazioni su tutto il suolo nazionale.
La decisione presa dall'Authority delle comunicazioni era basata su un concetto alla luce del sole: le cabine telefoniche sono state ormai soppiantate dall'uso dei cellulari. Questi ultimi, ormai, sono ampiamente diffusi e più che funzionanti su tutto il suolo pubblico italiano.
A conferma di ciò, il Sole 24 Ore spiega che l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha rilevato che la copertura radiomobile in Italia è pari al 99%.
Si tratta a tutti gli effetti della fine di un'era: un processo ormai sempre più diffuso in tutto il mondo. Già nel maggio 2022, infatti, la città di New York ha salutato l'ultimo cabinato che ospitava un apparecchio telefonico pubblico.