Continuano a far discutere i provvedimenti emersi dal decreto Omnibus che nella giornata di ieri ha sancito importanti modifiche anche nell'ambito del caro voli. L'ultimo attacco arriva quest'oggi direttamente da Ryanair, una delle principali compagnie aeree low cost, che attraverso il proprio amministratore delegato ha espresso tutto il proprio disappunto.
Un'intervista lunga concessa a La Repubblica all'interno della quale si evidenziano tutti i difetti di un decreto che viene etichettato come "ridicolo", sottolineando alternative più funzionali attraverso un linguaggio certamente colorito. Nello specifico, Eddie Wilson alla domanda diretta sull'intervento del governo Meloni per rivedere i prezzi dei voli risponde:
Stando alle sue parole, inoltre, c'è già un precedente storico che non ha funzionato e che addirittura va ripescato nei primi del 900 quando l'Unione Sovietica provò ad attuare una politica "simile" a quella suggerita dal nuovo decreto per limitare i prezzi:
Un attacco aperto contro il decreto Omnibus che l'ad di Ryanair giustifica evidenziando anche l'apporto in termini di servizi offerto dalla compagnia irlandese. Numeri alla mano, Eddie Wilson sottolinea il numero di passeggeri che hanno volato da e per l'Italia, dichiarando anche che la modifica ai prezzi richiesta dal governo andrà inevitabilmente a corrompere un modello che finora ha portato solo che benefici, almeno secondo il suo punto di vista:
Dunque, una valutazione quella fatta dal governo che secondo l'ad di Ryanair potrebbe tramutarsi in un autogol significativo per tutti i viaggiatori italiani. L'analisi che suona quasi come una minaccia di Wilson parla di scelte strategiche inevitabilmente cambiate per la compagnia aerea che a questo punto guarderà molto di più alla Spagna anziché alle isole italiane, tra le regioni più colpite dal caro voli:
Infine, l'ultimo attacco: